Economia circolare: riuso, riparazione, riciclo

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L’economia circolare è un sistema economico pensato per la rigenerazione, cercando, grazie al riuso e alle riparazioni e al riciclo,  di evitare qualsiasi tipo di spreco. Ad esempio un rifiuto non è destinato alla spazzatura, non diventa un rifiuto, in quanto viene ripensato, rimodellato e recuperato per generare un nuovo prodotto, in questo modo si riducono gli sprechi e si preservano le risorse naturali disponibili.

Il tipo di sistema economico in auge fino ad ora è detto lineare, ossia basato sull’approvvigionamento di materie prime, sulla produzione, passando per il consumo di massa, arrivando a fine vita del prodotto con lo smaltimento rifiuti. I’economia circolare permette un migliore sfruttamento delle materie prime e dei successivi prodotti, oltre a una diminuzione nella produzione dei rifiuti che è un vantaggio da non sottovalutare, visto le difficoltà presenti in questo settore specifico.

Nel corso dell’evoluzione umana, l’individuo è diventato “eco-incompatibile” considerando la natura, una risorsa da sfruttare, mettendo così a rischio il futuro di tutti esseri viventi. Oggigiorno, fortunatamente siamo diventati più consapevoli. Voglio approfondire questi passaggi fondamentali dell’economia circolare, il riciclo, il riuso e la riparazione, cercando di capire come possiamo migliorare, per alleggerire il nostro impatto sul Pianeta.

Sono dell’idea che sia una questione di numeri. Siamo in tanti noi esseri umani e se tutti cerchiamo di migliorare, sommando le nostre “nuove buone abitudini” possiamo fare la differenza. Attualmente produciamo e acquistiamo il 70% in più rispetto agli anni ’50 e, ci tengo a precisare, il 99% di questi acquisti diventa un rifiuto entro i primi 12 mesi.

Riuso

Da dizionario: riuso significa riutilizzare qualcosa per un fine, uguale o diverso dalla destinazione originale. Origine Der. di uso 2, col pref. ri- •1979. uso Origine Dal lat. usus, p. pass. di uti ‘usare’ •sec. XIV. Il riutilizzo di un bene, vuol dire ripristinare la funzione dell’oggetto in questione, con la stessa destinazione oppure con una destinazione completamente diversa. L’importante è riuscire nel riutilizzo. Una bottiglietta di plastica può diventare un contenitore per erbette aromatiche, piccolo giardino pensile, può essere trasformata in un portaoggetti, anche una mangiatoia per uccellini da appendere all’albero in giardino o al parco oppure, andando sul classico, un porta penne.

L’unione Europea cerca di creare ” buone pratiche” attraverso la promozione del riuso, cioè la “seconda vita” di un bene, magari datato ma ancora integro e funzionante, per la stessa finalità per cui era stato concepito. Cercando di semplificare gli obblighi di legge sui centri specializzati nelle riparazioni.L’Introduzione di sgravi fiscali per chi partecipa a programmi comunali legati alla riduzione dei rifiuti, oppure al riutilizzo e alla riparazione dei beni. La destinazione di incentivi a chi ripara o ricondiziona i dispositivi.

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Riparazione

Da dizionario: riparazione – Ripristino dell’integrità e della funzionalità di un oggetto. “r. di una cintura” Origine Dal lat. tardo , der. di reparare ‘riprocurarsi’ •sec. XIV. Prima che un oggetto diventi un rifiuto, dovremmo chiederci: cosa si è rotto, è possibile ripararlo?Qualora non fosse riparabile,si passa al riciclo cerchiamo di ottenere, dal medesimo, altri materiali da utilizzare nuovamente per costruire qualche nuovo oggetto, magari con creatività, ma parliamo di riparazione, nell’economia circolare, è una fase importante ma per essere possibile, c’è bisogno di un cambio di paradigma già nella progettazione dell’oggetto, affinché sia più sostenibile, cercare di evitare gli scarti non recuperabili. L’unione europea con i green deals, cerca di far diventare la riparazione fattibile, richiedendo alle aziende un minimo di riparabilità negli elettrodomestici (pacchetto ecodesign 2021) come frigoriferi, lavatrice,il primo atto pratico “Right to repair” misura volta a favorire lo sviluppo di economia circolare, le case produttrici dovranno garantire i pezzi di ricambio, per sette anni dalla commercializzazione di ogni elettrodomestico, salgono a dieci anni per le lavatrici. Questo porterà dei benefici sia all’ambiente che ai consumatori finali. Sempre più spesso abbiamo a che fare con elettrodomestici e dispositivi elettronici che si rompono con una cadenza quasi calcolabile, ebbene si chiama obsolescenza programmata, ossia il processo per il quale dopo un paio di anni di lancio nel mercato il prodotto in questione diventa inutilizzabile, per software oppure per colpa dell’hardware. Il diritto alla riparazione è parte di un più ampio pacchetto di politiche, per avviare una produzione più sostenibile nei singoli stati europei. In Europa meno del 40% dei rifiuti elettronici viene correttamente riciclato,lo scopo delle misure europee è molteplice, innanzitutto aumentare le possibilità di riparazione di questi prodotti, destinando, nuovamente, il prodotto al mercato. Altro aspetto da non sottovalutare, l’aspetto economico, non sarà possibile far riparare ovunque o da chiunque, ma solo da centri specializzati, infatti i manuali e i pezzi di ricambio necessari, saranno disponibili solo ai centri di riparazione autorizzati. La misura prevede, inoltre, che l’aspetto ecologico dei vari elettrodomestici dovrà essere reso noto dalle case produttrici. Oltre a migliorare svariati aspetti, del sistema economico, questa misura creerà nuove opportunità commerciali.

Riciclo

Da dizionario: riciclo – Nella tecnica, riportare in ciclo una parte della materia in lavorazione. “r. l’acqua” – Riutilizzare un materiale di scarto o di rifiuto, recuperare. “r. rifiuti solidi urbani” – Rimettere in uso qualcosa di vecchio o desueto, riproporre. “r. un vecchio abito” Origine di riciclo col pref. ri 1959. Dal lat. cyclus, dal gr. kýklos ‘cerchio, giro’ •1575.

Continuando con l’esempio precedente della bottiglietta di plastica, trattandosi di riciclo, si presuppone che sia stata buttata e che possa essere utilizzata per altro, attraverso la trasformazione, per produrre qualcosa di nuovo, analogo o molto diverso, a ciò a cui era servito originariamente.
Il PET delle bottiglie di plastica viene usato, a livello industriale per produrre nuovi contenitori per detersivi oppure trasformato in filo e fiocchi per realizzare coperte, magliette, imbottiture, divani, moquette, con il filo di plastica di 10 bottiglie si può fare 1 maglione di pile.
Sempre per darvi un idea delle quantità, in tutto il mondo vengono gettate via , circa 22.000 bottiglie al secondo e alla natura, per smaltire 1 sola bottiglia di plastica variano da 100 a 1000 anni con questo esempio, voglio sottolineare la differenza tra riciclo e riuso, perché non sempre è chiara, si riutilizza un bene che non è ancora diventato un rifiuto e si ricicla un bene che è diventato un rifiuto, dopodiché viene destinato ad un nuovo utilizzo, per darvi una stima reale delle quantità, per esempio, di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, nel 2019, nel mondo,  53,7 milioni di tonnellate [dati RAEE] sono state portate in discarica, di queste solo il 17% sono entrate prima nel sistema del riciclo.
Spero vivamente che l’Unione Europea riesca nell’ obiettivo , ossia promuovere un cambio di economia da lineare a circolare, in tutti gli Stati membri, innescando così un commercio, in tutti i settori, più sostenibile, diversamente nel 2060 circa, per far fronte alla produzione e ai rifiuti che produciamo avremo bisogno di 3 1/2 Pianeti, senza considerare inquinamento, surriscaldamento e cambiamenti climatici, che come sapete sono collegati alle nostre azioni. Possiamo fare meglio di così non trovi?