Guida all’affitto fuori sede

Guida all'affitto fuori sede

È di qualche settimana fa l’annuncio del ministro Manfredi che da settembre all’università torneranno le lezioni in presenza, per cui è ora di iniziare a pensare a dove alloggiare lontano da casa durante il prossimo anno accademico. Sì, perché la sede universitaria è importante, ma altrettanto importante è trovare un’abitazione adatta alle tue esigenze.

Cercare casa non è una cosa complicata ma devi avere un po’ di pazienza e le idee chiare su cosa cerchi.

In questa guida troverai tutte le indicazioni utili per affittare casa senza incorrere in truffe, ti parlerò di:

  • cosa devi sapere prima di prendere una casa in affitto;
  • come trovare l’affitto giusto;
  • come evitare le truffe;
  • regole per abitare con i coinquilini.

Cosa devi sapere prima di prendere un affitto

Devi sapere che la normativa italiana prevede un tipo di contratto idoneo agli studenti universitari fuori sede.

Questo contratto può avere una durata che va dai sei ai trentasei mesi, rinnovabile per ugual periodo. Prevede un canone calmierato, calcolato in base agli accordi territoriali intercorsi fra Comune e organizzazioni immobiliari. Inoltre, prevede al massimo tre mesi di preavviso per la disdetta anticipata da parte dello studente, mentre il proprietario non può mandarti via fino alla scadenza del contratto.

Il contratto di locazione per studenti universitari può essere stipulato solo per immobili ubicati in comuni sede universitarie o comuni limitrofi e solo per immobili ad uso abitativo. Questo tipo di contratto può essere utilizzato sia per l’affitto di un intero immobile che per una porzione di esso (camera o posto letto).

Il contratto può essere sottoscritto sia dallo studente residente in altro comune o dal genitore per conto del figlio. Per essere valido deve contenere la clausola relativa all’esigenza dello studente:

La presente locazione ha natura transitoria in quanto il conduttore espressamente ha l’esigenza di abitare l’immobile frequentando il corso di studi di… presso…

Come qualsiasi altro tipo di contratto superiore ai 30 giorni, anche quello per studenti deve essere registrato e prevede una detrazione fiscale del 19%. Questa detrazione può essere recuperata in dichiarazione dei redditi sia da te, se sei studentessa lavoratrice, sia dai tuoi genitori se sei ancora a loro carico.

Per questo tipo di contratto è vietata la sublocazione.

Come trovare l’affitto giusto

La prima cosa che devi decidere è dove vuoi alloggiare in questo percorso scolastico fuori sede. Le opzioni sono:

  • appartamento indipendente: mono o bilocale tutto per te da gestire come meglio credi;
  • stanza privata in appartamento condiviso con altri studenti: generalmente questi appartamenti sono composti da massimo tre quattro stanze con cucina-soggiorno e bagno in comune;
  • posto letto in stanza divisa con altra persone in appartamento condiviso;
  • studentato universitario: è una struttura composta da camere singole o doppie con spazi ricreativi, sale studio, mensa e servizi vari in comune ad altri studenti.

La scelta dipende molto dal tuo carattere, dal tuo spirito di adattamento o dal budget che hai a disposizione.

Allo studentato universitario solitamente si accede tramite concorso o punteggio e devi fare domanda presso l’università che frequenterai, per cui controlla spesso il sito dell’università per non perderti l’uscita del bando.

Se opti per un abitazione privata invece, presta attenzione agli annunci affissi nelle bacheche dell’università e spulcia i giornaletti di annunci. Puoi cercare anche su siti immobiliari o rivolgerti direttamente ad una agenzia immobiliare di zona.

Visita sempre l’appartamento o la stanza per vedere le sue reali condizioni e non fermarti mai al primo appartamento visto. Parla col proprietario in modo da accertarti delle condizioni economiche, le tempistiche, se ci sono ulteriori spese oltre al canone di affitto (spese condominiali) e se è previsto un regolamento a cui attenersi.

Come evitare le truffe

Purtroppo va detto che, seppure negli anni siano sempre meno, ci sono ancora proprietari che tentano di truffare gli studenti alle prime armi.

Una cosa che devi assolutamente sapere è: mai fermare un immobile senza averlo visto fisicamente, dando una caparra al proprietario. Non ti fidare di foto o video che vedi sui portali internet, non è detto che si riferiscano all’immobile offerto.

Non accettare un contratto in nero, ovvero senza registrazione. Se il contratto non viene registrato rischi sanzioni anche tu, non solo il proprietario.

Infine non accettare mai proposte del tipo: ” dichiariamo un tot e il resto me lo dai a parte”.

Fai tutti i pagamenti con bonifico o assegno sia per l’affitto che per le spese condominiali in modo da essere tracciabili. Diffida da chi richiede pagamento in contanti.

Regole per abitare con i coinquilini

Vivere male in un appartamento può influire sul tuo rendimento scolastico e cambiare casa a metà semestre implica spese aggiuntive oltre che una perdita di tempo.

Se vai ad vivere in un appartamento già abitato da studenti, come prima cosa informati sulle regole che si sono dati per convivere serenamente.

Se invece all’interno dell’appartamento che hai scelto come tua abitazione siete tutti nuovi inquilini è importante creare un regolamento vostro dove specificate: i turni di pulizia delle parti comuni della casa, la suddivisione delle spese di utenze, orari di silenzio, turni per lavatrice ed asciugatrice, gestione del frigorifero eccetera.

Dopo di che, per il buon vivere comune è importante che tutti:

  • rispettino gli spazi comuni e mantengano ordine;
  • non mangino cibo di altri senza consenso;
  • evitino rumore quando gli altri studiano o riposano;
  • rispettino i turni di pulizia e lavino le stoviglie dopo il loro utilizzo per evitare l’accumularsi di piatti sporchi nel lavandino ed il conseguente cattivo odore;
  • rispettino i pagamenti delle utenze, spese condominiali e, se il contratto è “in solido”, anche dell’affitto onde evitare che queste spese ricadano sugli altri inquilini creando non pochi malumori.

Infine un consiglio extra: abbi pazienza.

Ebbene si, per una buona coabitazione occorre tanta, tantissima pazienza. Anche se tutti rispettano le regole e fra voi si crea un buon rapporto, può capitare il momento dello “scazzo” in cui uno è girato male e manda a quel paese il coinquilino. Ecco in questi casi porta pazienza, perché qualche volta la porterai te e altre volte la porteranno loro nei tuoi confronti.

I miei consigli, per ora, si fermano qui! Se hai domande, vuoi aggiungere informazioni, o raccontarci la tua esperienza in merito, puoi lasciare il tuo commento.