Come raggiungere l’orgasmo femminile

come raggiungere l orgasmo femminile

Esploriamo per bene l’orgasmo femminile e il suo raggiungimento, prendendoci cura della nostra felicità sessuale.

Se l’orgasmo è una faccenda vecchia come il mondo, la sua conoscenza è ancora grossolana e la cultura che ne deriva spesso imbarazzante. Solo di recente le cose sono sensibilmente cambiate.

Convinzioni del passato che sopravvivono nel pensiero e nelle abitudini comuni sono causa dell’infelicità erotica di molte donne. Ecco perché vi invito a leggere quest’articolo con attenzione e cura.

Faccio luce sul favoloso e spettacolare mondo dell’orgasmo femminile, per il cui raggiungimento non esiste una formula magica, così:

  • definizione;
  • orgasmo vaginale e clitorideo;
  • ruolo della mente nel piacere fisico;
  • cosa accade durante l’orgasmo.

Definiamo l’orgasmo femminile

Le definizioni che seguono non solo ci raccontano la relazione tra umani e sesso e danno indizi su come conoscere l’orgasmo femminile e le condizioni per raggiungerlo.

L’etimologia di orgasmo è passionale «essere pieno d’ardore, di voglia ardente» (Treccani).

Per le origini della sessuologia moderna, quando si viene, si raggiunge l’apice psicofisiologico del piacere erotico-sessuale (Masters, Johnson 1954).

Grazie alle rivoluzioni sessuali dagli anni ’60 ad oggi e alle loro conseguenze scientifiche, la questione orgasmica si mostra ben più complessa del puro fondamento biologico.

Stefania Rossi parla di orgasmo come sensazione di benessere esplosiva della durata di qualche secondo che è una «esperienza complessa fatta di cambiamenti fisici e sensazioni oggettive e di sensazioni soggettive che dipendono dalla persona, dalla situazione, dal momento della vita, dal partner e dal contesto socio-culturale».

Non si tratta più e solo di una soluzione dell’atto sessuale ma della liberazione da una serie di falsi miti. Ad esempio: non è obbligatorio venire, né tantomeno farlo tramite penetrazione, crolla il mito del ‘rapporto completo’, tutto il corpo è erogeno.

Come dice Francesca D’Onofrio ai suoi workshop sul raggiungimento del piacere femminile, la donna è orgasmica per natura. Spesso, però, trascura questa sua qualità intrinseca.

È particolarmente importante sventrare lo stigma della frigidità femminile. Per Esther Perel, la maggioranza delle donne a cui ‘non piace fare sesso’ ha un problema col sesso a cui è abituata e non col sesso in generale.

La soglia del piacere, come quella del dolore, è diversa per ogni persona e per ogni donna. Approfondiamo quest’aspetto parlando di tipi di orgasmo e modalità per raggiungerlo.

Come raggiungere l orgasmo femminile. Elena A. Russo
Vulva didattica flor que late. Interno (sinistra), esterno (destra). In rosa tenue le labbra, in fucsia la clitoride, in rosso la zona CUV/puntoG e l’interno della vagina (quello tra le mie dita), in salmone l’orifizio uretrale. Le perline rappresentano diverse ghiandole e il pizzo l’imene.

Piccola digressione: sono Love&Conflict Coach, specializzata in intelligenza erotica individuale e di coppia. Tramite le mie parole avranno voce 7 meravigliose donne che studiano e lavorano sul piacere e l’orgasmo femminile, divulgando informazioni di qualità.

Ve le presento (insieme alle loro opere citate qui):

  • Nina Brochmann e Ellen Stokken Dahl: educatrici sessuali, autrici di Il libro della vagina (2018);
  • Stefania Rossi: presidentessa Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica, autrice di Vengo prima io (2019);
  • Francesca D’Onofrio: sex counsellor e facilitatrice del workshop Orgasmica (2020);
  • Esther Perel: sessuologa e madre dell’intelligenza erotica;
  • Violeta Benini: ostetrica e divulvatrice, intervistata in Making of Love (2020);
  • Sofia Paravati: terapeuta mestruale e di respirazione ovarica;
  • Esther Prim: artigiana della vulva didattica che vedete in foto.
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Orgasmo vaginale e orgasmo clitorideo: le differenze

Eccoci alla spinosa questione sulle differenze tra orgasmo vaginale e clitorideo.

La clitoride è quell’organo erettile di cui si vede e si tocca solo la punta e che di solito scopriamo un giorno per caso, quando strusciandoci inavvertitamente sul bracciolo del divano o sulle gambe di qualcuno scopriamo che è più che bello.

Allora si apre a noi il mondo del piacere. Eh sì, abbiamo un meraviglioso organo dedicato solo al godimento e al raggiungimento dell’orgasmo: la clitoride. Per molto il godimento clitorideo è stato ritenuto inesistente, perverso o di second’ordine.

La vagina, invece, è la guaina muscolo-membranosa che quando accoglie il pene nella copulazione dà diverse sensazioni. Ancora oggi il pensiero dominante suppone che il godimento legittimo, sacro e primario sia vaginale. Il passaggio del pene in vagina può essere fonte di piacere, ma ciò non è né detto, né ovvio. Anzi, per molte donne si tratta di fastidio, mentre per altre è bello solo in alcune posizioni o ad alcune condizioni.

Se si raggiunge l’orgasmo tramite penetrazione vaginale, più facilmente non è per la stimolazione del collo vaginale in sé ma del cosiddetto punto G, in realtà Zona CUV (clitoro-uretro-vaginale), tra la parte anteriore della vagina e l’interno della clitoride.

Si può dunque provare piacere sia con la clitoride che con la vagina. Ma c’è un solo tipo d’orgasmo: l’ORGASMO! (Brochmann, Stokken Dahl). Le differenze sono nella stimolazione (modalità di raggiungimento), magari nella manifestazione però non nell’orgasmo in sé.

Molte donne lo raggiungono con la penetrazione vaginale, di più con la clitoridea, altre con un mix, con penetrazione anale, col pensiero, nel sonno, etc.

Vale la pena classificare l’orgasmo per modalità di raggiungimento? Forse no.

A ben guardare, ci sono tanti tipi di orgasmo, mille per ogni persona e per ogni parte del suo corpo, come dice Violeta Benini «abbiamo tutte le strutture per avere tutti gli orgasmi».

Stimolare il cervello, non solo il fisico

Il piacere non è solo frutto di uno stimolo fisico ma anche mentale. Si dice che il sex toy più potente del mondo sia il cervello ed è vero.

Non siamo macchine a cui basta schiacciare un pulsante (anche quello giusto) per raggiungere l’orgasmo. E nell’erotismo la nostra mente ha un ruolo fondamentale.

Usando al meglio la nostra immaginazione e i nostri sensi, per dire, trasformiamo una fantasia erotica in realtà.

Un elemento imprescindibile per il raggiungimento dell’orgasmo è essere presenti e consapevoli, qui ed ora nel momento in cui le cose accadono.

Con la mente spesso siamo altrove, così lontane dal corpo da non sentirlo nemmeno più.

E altre volte ci giudichiamo e stressiamo, mettiamo pressione al nostro corpo, allontanandoci dal godere.

Ad esempio, ripetersi ‘devo venire!’ o ‘non sento niente’ o ‘ma no! così mi si vede la pancia’ o ‘perché non godo?! oddio speriamo non se ne accorga…’ è il modo sicuro per vivere un rapporto sessuale frustrante.

Il linguaggio crea la realtà, dirci cose nella mente sbarra la strada o apre la pista al raggiungimento dell’orgasmo.

Aggiungo che non siamo solo mente e corpo, ma anche spirito e cuore. Quando tutte le nostre componenti sono coinvolte, il piacere dà le sue massime espressioni.

Riporto a riguardo le parole che Sofia Paravati ha condiviso in un’illuminante recentissima conversazione fatta insieme.

«Siamo abituate e vivere l’orgasmo come una meta da raggiungere. Per soddisfare quest’aspettativa siamo tese e tendenzialmente contratte, non solo mentalmente ma anche a livello vaginale. Si tratta di una serie di scatti che si susseguono fino all’orgasmo. Così, dopo essere venute, non vogliamo più essere toccate e ci chiudiamo. Praticare il rilascio, invece della contrazione, permette di rimanere attive nell’atto erotico. Ci apriamo spingendo in giù la cervice, ‘infilando’ il ventre. Questo crea uno spazio per accogliere il piacere e l’energia sessuale che si rilascia, invece di stringere la vagina verso l’interno. Se il movimento non è contratto il piacere è davvero di alto livello. E si raggiunge l’orgasmo come uno stato di coscienza allargata. Non più come il punto di massima tensione, per poi cedere esauste, ma un punto di passaggio continuo».

Come raggiungere l orgasmo femminile. Elena A. Russo

Cosa accade quando si raggiunge il piacere

Vediamo cosa ci accade quando raggiungiamo l’orgasmo? Queste sono gli avvenimenti più ricorrenti:

  • la pressione aumenta,
  • gli arti possono avere spasmi,
  • il viso arrossisce,
  • si intensifica la sudorazione,
  • i muscoli del pavimento pelvico, dell’ano e dell’utero si contraggono ritmicamente, per poi rilassarsi,
  • il cuore aumenta il battito,
  • la respirazione si intensifica,
  • i tessuti vulvari si irrorano di sangue,
  • i cosiddetti ormoni della felicità circolano per il nostro corpo,
  • la prostata (sì anche noi la abbiamo!) si gonfia di liquido non ancora scientificamente pienamente definito (con eventuale eiaculazione/squirting solitamente successiva all’orgasmo – oppure con una pipì post-piacere).

L’orgasmo ha anche una caratteristica espressiva. Si possono emettere gemiti, urla, senz’altro respiri più corposi e sonori. La cosa straordinaria è che i suoni amplificano il piacere e lo liberano, avvicinando il raggiungimento dell’orgasmo.

Questo perché la dopamina ci premia per la felicità sessuale, come a dire, siamo davvero fatte per essere orgasmiche come direbbe Francesca D’Onofrio.

Ogni donna descriverà e racconterà i suoi orgasmi in maniera tanto simile quanto diversa dalle altre. Ciò nonostante, ogni donna sa quando viene. La sensazione è così unica e forte che non la si può confondere.

Come si dice spesso ‘se non sai se hai mai avuto un orgasmo, vuol dire che non l’hai mai avuto’.

Come fatto naturale e spontaneo, l’orgasmo lo si può cercare ma non forzare. Più ci arriviamo serene e rilassate, più la sua manifestazione e il suo effetto saranno forti e coinvolgenti.

Ancora, lo raggiungiamo in tanti modi, eppure rimane un avvenimento spontaneo e totalmente involontario. Lo stesso gesto, la stessa fantasia, la stessa persona una volta possono farci avere un gran godimento e quella dopo nessuno. L’orgasmo non arriva per forza.

Diffido ogni ricetta facile e felice per l’orgasmo, ricordando a me stessa e a voi che esserci e conoscersi è la chiave, accogliendo quel che viene dal piacere che viviamo.

Quindi «dovremmo smettere di rincorrerlo come una farfalla» (Rossi) e viverlo appieno quando viene (Brochmann, Stokken Dahl).

E con questo, auguro un buon raggiungimento di molti buoni orgasmi a tutte! :-*