Come scegliere la prima moto

Come scegliere la prima moto

Quella giusta o quella che ti piace? Una domanda che mette sempre in crisi, anche se si tratta di scegliere la prima moto. Il motivo è semplice, nella scelta concorrono diversi fattori tra cui il segmento, l’utilizzo che se ne fa e ovviamente il gusto personale.

La prima moto non si scorda mai, un po’ come l’amore. E spesso di amore si tratta, in realtà. Ma non sempre il cuore ha tutte le ragioni. Potrebbe indurci a scelte sbagliate o poco consapevoli. Ecco perché è meglio sedersi un attimo e rifletterci su.

Il mercato delle due ruote propone ogni anno modelli sempre più performanti e accattivanti, dove la leva emozionale è la prima arte comunicativa che le case motociclistiche usano per farti cedere all’acquisto. Di conseguenza, scegliere la prima moto potrebbe non essere così semplice, tutto sommato. Se poi a questo si aggiungono i consigli di amici e parenti, allora le cose si complicano.

La moto è una questione del tutto personale e deve calzarti a pennello perché riesca a regalarti l’emozione che cerchi.  Quindi, se sei al primo acquisto e non sai proprio da che parte cominciare, non preoccuparti. In questo articolo troverai spunti utili che ti aiuteranno a valutare con attenzione alcuni aspetti che possono fare la differenza, iniziando dal segmento.

Quali sono i segmenti

Nello sfogliare qualche rivista specializzata avrai notato quanti diversi segmenti di motociclette esistano, ma forse non di tutte conosci le caratteristiche che le differenziano. Di seguito ti segnalo quelli più importanti utili per scegliere la prima moto.

Sportive e supersportive: le più conosciute senz’altro, grazie al mondo dei campionati mondiali di motociclismo, sono le moto nate per la velocità, quelle che scatenano l’adrenalina e che danno il meglio in pista. Carenate, dalle forme cattive e dalla ciclistica agile e precisa: sono queste le note caratteriali di spicco capaci di richiamare sensazioni di dinamismo e divertimento. La posizione di guida è caricata in avanti per favorire l’aerodinamicità e l’effetto avvolgente come a diventare un tutt’uno con la moto, essenziale per sfruttare al massimo il suo potenziale, ma scomoda per una guida a lungo raggio.

Naked: il nome stesso, “nuda” definisce l’aspetto estetico senza carena e privo di protezione aerodinamica. È uno dei segmenti che sul mercato ha particolarmente successo per via del giusto compromesso tra prestazioni sportive, motore grintoso e ciclistica snella e reattiva. La maneggevolezza e la comodità di guida la rende adatta ad un uso cittadino ma anche alle gite fuori porta.

Touring: le più idonee all’uso turistico per via del confort, dell’affidabilità e della capacità di carico. La posizione di guida comoda, il parabrezza alto e la maneggevolezza, le rende adatte alle lunghe percorrenze anche se si viaggia in coppia. Sono di grossa cilindrata e con serbatoi di grande capacità per affrontare lunghi viaggi.

Enduro: in questo caso il nome deriva dall’inglese endurance,ovvero resistenza, che ben ne definisce il carattere sportivo e selvaggio. Sono nate per l’uso da fuoristrada dove la potenza, e non la velocità, è la caratteristica essenziale. Si presentano prive di carena, con sospensioni resistenti e adatte a terreni sterrati ed impervi, e pneumatici tassellati. Le moto da enduro possono circolare su strada oltre che su pista, a patto di montare equipaggiamenti omologati per il Codice della Strada.

Cross: anch’esse moto da off-road, con sospensioni ad ampia escursione e pneumatici tassellati. Ma a differenza delle moto da enduro, questo segmento è nato esclusivamente per le competizioni da fuoristrada e quindi non adatto alla circolazione in strada. Sono infatti molto leggere e hanno una carrozzeria essenziale con ampi parafanghi e convogliatori d’aria anteriori.

Custom: dall’aspetto inconfondibile con ampie cromature, seduta bassa, pedane avanzate, e un rombo poderoso, è senza dubbio il segmento più scenografico e iconografico. Le custom sono per definizione moto da personalizzare, come suggerisce il nome stesso, sia nell’estetica che nella parte meccanica e prestazionale. Hanno un baricentro molto basso, il che le rende tutto sommato maneggevoli nonostante il loro peso.

Cafè racer: derivano dalle custom ma hanno un caratteristico aspetto vintage che le rende uniche e ormai distinte nel panorama motociclistico. In comune alle sorelle maggiori hanno un’estetica spiccata e la versatilità nella personalizzazione. Per contro, sono motociclette più sportive con manubri bassi per una guida aerodinamica, sella monoposto (spesso) e modifiche ai carburatori per maggiori prestazioni.

Criteri per scegliere la tua prima moto

Se tra i segmenti sopra elencati hai trovato quello che più ti piace, ciò che ora devi fare per scegliere la tua prima moto è chiederti quale utilizzo vorrai farne. È chiaro che se vuoi fare turismo in moto, una supersportiva non è l’ideale, o se vuoi divertirti tra il fango dei fettucciati in fuoristrada, non sceglierai una custom.

Vediamo insieme quali sono gli altri criteri per scegliere la prima moto da tenere presente.

Moto nuova o moto usata

Nella scelta della prima moto questo è uno dei dilemmi principali. Da un lato la moto nuova ha il vantaggio di avere prestazioni e tecnologia all’avanguardia che, sul fronte della sicurezza in strada, non è un dettaglio. L’ABS, il controllo della trazione, il cambio elettronico Quick shifter e una strumentazione digitale ricca di informazioni utili alla guida, sono senza dubbio un grande plus.

Inoltre gode della garanzia di fabbrica e di manutenzioni programmate che ti tolgono qualche pensiero, almeno per i primi anni.

Una moto usata ha invece il vantaggio di essere il miglior modo per fare esperienza senza pesare sul portafoglio. Quando sei alle prime armi non è insolito sentirsi impacciate e insicure. La moto diventa la tua compagna e deve saperti perdonare qualche errore. Con una moto usata ti sentirai più tranquilla mentalmente se mai dovessi cadere da ferma o causare qualche piccolo danno.

Per contro, l’usato ha meno garanzie, se non ci si rivolge a un concessionario, e l’acquisto va fatto con molta attenzione per evitare brutte sorprese. Un controllo con un meccanico di fiducia e una prova del motoveicolo sono sempre un buon consiglio.

Peso e altezza della moto

Un binomio al quale è impossibile non dedicare qualche riflessione. La nostra struttura fisica suggerisce senza dubbio quale tra le varie tipologie di moto è quella più o meno adatta. Specialmente all’inizio, devi poter salire in sella e saper manovrare la moto da ferma in sicurezza perché questi sono i momenti in cui il peso e l’altezza della moto possono complicare le cose.

Se non tocchi bene a terra quando sei seduta o il peso della moto è tale da non riuscire a spostarla in manovra, potresti trovarti in difficoltà e dover ricorrere all’aiuto di qualcuno. In realtà può sempre capitare di aver bisogno di una mano ma se nello scegliere la prima moto ti orienti su un mezzo maneggevole e pratico, ti sentirai più sicura.

Tieni presente che il peso da solo non è determinante. La moto è un sistema di pesi e di masse in movimento e la loro posizione influisce sulla guida. Il baricentro della moto e la distribuzione dei carichi anteriore e posteriore possono rendere una moto pesante molto maneggevole alla guida.

Peso e altezza restano comunque soggettivi. Ho visto ragazze spostare motociclette più grandi di loro solo usando giusta tecnica e un po’ di astuzia. Ma l’esperienza viene con il tempo e le fasi iniziali devono il più possibile agevolare la praticità della tua moto per prenderci confidenza.

Prestazioni

Una moto potente va domata, proprio come i suoi cavalli, e saperla condurre non è una cosa da poco. Siamo noi che la guidiamo e non lei a guidare noi.

Anche se sembra un concetto scontato, non è sempre considerato quando ci troviamo a scegliere la prima moto. Una moto nervosa, molto potente, e dalle prestazioni supersportive, è allettante da guidare, ma poco adatta a chi ha appena preso la patente.

Punta piuttosto alla sicurezza alla guida, come ad esempio l’impianto frenante (meglio se con ABS), le sospensioni perfettamente a punto per migliorare la ciclistica, leve e pedane regolabili per un maggior confort. Sono dettagli che possono fare la differenza quando non si è ancora così bravi.

Costi di gestione e manutenzione

Quando dobbiamo scegliere la prima moto conviene pensare anche ai costi di gestione e manutenzione perché possono variare in modo considerevole. È un punto che si riallaccia al concetto di moto nuova o usata, ma non solo.

Escludendo i costi di acquisto e l’eventuale passaggio di proprietà se decidi per una moto usata, tra i costi di gestione incidono soprattutto assicurazione, bollo, consumi e manutenzione.

L’assicurazione varia a seconda del tipo di moto, del valore e delle opzioni che scegli oltre che dalla classe di merito del guidatore. È una delle voci di spesa annuali maggiori se consideriamo il livello di rischio a cui si è esposti alla guida e l’esposizione al furto. C’è da dire che molte compagnie assicurative consentono la sospensione della polizza durante l’anno in caso di inutilizzo (ad esempio nei mesi invernali), risparmiando sui costi.

La manutenzione invece risente dell’età e dell’uso della moto. La garanzia di una moto nuova è valida solo se i tagliandi sono fatti da concessionari autorizzati, più costosi ma con il vantaggio di prolungare nel tempo le prestazioni. Una moto usata può beneficiare di pezzi di ricambi after market, a costi più contenuti, ma potrebbe aver bisogno di un’attenzione più costante e ripetuta.

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Provare prima di acquistare

La moto è come un vestito, dobbiamo sentircelo addosso, e come un abito va provata. Potresti esserti innamorata della moto più bella e prestante ma è quando ti metti alla guida che ti rendi conto di quanto davvero faccia per te.

È un errore frequente quello di acquistare la prima moto sulla base delle valutazioni di una rivista, di un concessionario o dei consigli di amici e parenti. Non che queste siano informazioni da sottovalutare, ma restano fini a se stesse se non affiancate da una prova su strada.

Le sensazioni e il piacere di guida sono influenzate dalla posizione in sella, dalla nostra struttura fisica, dalla ciclistica e da come ci raccogliamo su di essa, dallo stile che amiamo e dalle emozioni che ricerchiamo. Sono parametri soggettivi che influiscono molto sulla qualità di guida. 

Non potresti indossare le vesti di un’altra persona se questa ha proporzioni e gusti diversi dai tuoi. Sarebbe una forzatura e non una soddisfazione.

Come puoi ben capire, scegliere la prima moto è una questione del tutto personale e non delegabile a nessun altro. Se vuoi che diventi il tuo primo amore, fai in modo di non scordarlo mai.