Cosa vedere all’Isola d’Elba

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Cosa vedere all’Isola d’Elba? Sintetizzando, potremmo dire “tutto”.

L’Isola d’Elba è uno scrigno, ed i suoi gioielli sono le fortificazioni, capolavoro di architettura militare, il mare, i profumi, i colori, la storia, le sue città, ma anche essere “Santuario dei Cetacei” nella riserva marina che include Francia, Principato di Monaco e Italia; e lo sapevate che c’è anche un “Santuario delle Farfalle”, un luogo unico con molte specie di lepidotteri, alcune autoctone e molto difficili da avvistare?    

Non dimentichiamo la gastronomia, le sue eccellenze, ed i percorsi a misura di ognuno, più o meno sportivo, la possibilità di praticare vari sport.

L’Isola d’Elba è la terza isola per grandezza dopo Sicilia e Sardegna, e offre una grande varietà: non solo il mare, ma anche una natura rigogliosa, montagne e boschi, spiagge incantevoli e tramonti dai colori incredibili, sembra voler dare a ciascuno il suo spazio.

Anche chi desidera semplicemente il silenzio e ricaricarsi d’energia trova spazi consoni, ma non manca certo il divertimento che contraddistingue le località di turismo internazionale.

È sufficiente andarci per  comprendere a fondo l’incanto del mare, la voglia di esplorare, ma anche il desiderio di sostare e godere quello che abbiamo: un’isola a forma di pesce, rigogliosa di verde, profumata e piena di storia e vita.

Portoferraio

Cosa vedere all’Isola d’Elba?

Per prima Portoferraio, è la porta d’accesso dell’isola e con i suoi dodicimila abitanti può essere considerata il centro più significativo dell’Elba. Costruita nella sua forma attuale nel 1548 sulle rovine dell’antica romana Fabricia, fu voluta fortemente da Cosimo I de’ Medici, che la volle chiamare Cosmopoli.

Portoferraio è stata fortificata, proprio in virtù del porto che è il punto di approdo all’isola e che andava difeso. In realtà l’isola è un insieme di forti e contrafforti che la rendono un autentico capolavoro di architettura militare.

Da citare per la sua importanza è il Castello del Volterraio, la più antica Fortezza dell’Elba, di impianto etrusco ampliato nel 1281 dai Pisani per usi difensivi, ed ancora rafforzato nel 1444 per difendere i cittadini dalle scorrerie turche: è infatti l’unica fortezza elbana mai espugnata.

Attualmente è in decadenza ma è stato acquisito dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano che sta preparando un progetto di recupero.

 

Per la sua posizione strategica, visibile quasi da ogni punto dell’isola d’Elba, è quasi il suo simbolo, una fortificazione a guardia e difesa dell’Isola d’Elba e dei suoi tesori.

Appena si arriva a Portoferraio ci si imbatte in Forte Stella e Forte Falcone, ed appena restaurato anche in Forte Inglese, testimone del piano imperiale di Napoleone. Ma già nel porto Torre del Martello  assieme alla Darsena Medicea dà la misura delle fortificazioni qui presenti.

La Darsena Medicea è un porto ad alta sicurezza e viene definito anche porto rifugio, visto che anche oggi, durante le tempeste, le imbarcazioni possono qui trovare un approdo sicuro.

Portoferraio, forse per il suo recente passato di centro siderurgico, non si è sviluppata come centro di attrazione turistica e probabilmente per questo presenta intatta la sua antica struttura urbana.

Questo, assieme alle fortezze che la circondano e che sono state recuperate nel corso degli anni, la caratterizza come un luogo unico ed autentico, pieno di fascino.

Dalla Darsena Medicea, proprio al centro, si accede al centro storico di Portoferraio attraverso la Porta a Mare.

portoferraio

Tutto intorno al perimetro delle antiche mura fanno corona le abitazioni dai colori pastello tipiche di tutte le isole mediterranee, poi si entra nel cuore di Portoferraio, con le sue piazze, il mercato coperto, i bar ed i ristoranti, la sua atmosfera allegra e vivace ed il caratteristico spirito toscano.

Non mancano le attrazioni: da visitare la residenza privata di Napoleone, Villa Martini, raffinata e piena di comodità, con una grande biblioteca, una sala dedicata alla sua unione con Maria Luisa d’Asburgo-Lorena, ed una Sala Egizia decorata con geroglifici e piramidi in cui spicca, centrale, una grande vasca ottagonale.

Da vedere anche la residenza pubblica Napoleonica dei Mulini,  riadattata nel 1724 per renderla conforme alle esigenze sociali dell’imperatore, con una grande biblioteca dove sono conservati i volumi e i documenti portati con sé dall’imperatore.

Da visitare anche il Teatro Napoleonico dei Vigilanti, il Museo Archeologico della Linguella, la Pinacoteca Foresiana, la Chiesa della Misericordia e naturalmente le Fortezze: Stella, Falcone e Inglese.

Sul territorio di Portoferraio merita una visita anche il parco termale di San Giovanni e naturalmente le incredibili spiagge di cui vi parlerò più avanti.

Marciana

Cosa vedere all’Isola d’Elba adesso? Suggerisco Marciana, è un borgo antico, nella parte a nord dell’Isola d’Elba, fra monti impervi che si addolciscono nella discesa a mare.

Proprio i monti tengono Marciana al riparo dalla calura e la rendono assai desiderabile nel periodo estivo.

La comunità di Marciana è ente giuridico a partire dal Duecento;  durante il Medio Evo, uno dei dieci comuni elbani posti sotto il dominio pisano.

Dal 1399 passò sotto l’ègida di Piombino fino al 1802, quando tutta l’Isola d’Elba divenne territorio francese.

Con il Granducato di Toscana a Marciana venne attribuito un territorio molto esteso, da cui si staccarono poi Marina di Marciana e Marina di Campo.

Questo borgo vive una vita senza stress, all’antica, con giornate vissute nella natura e con ritmi lontani da quelli cittadini; non a caso gli abitanti di Marciana detengono il record della longevità qui sull’Elba.

marciana

La vita si trasforma con l’arrivo dei turisti, che naturalmente costituiscono la principale fonte di reddito della comunità, attratti dalle meravigliose spiagge e dalla frescura che si gode anche nel pieno dell’estate.

Molti i luoghi da visitare anche qui, a partire dal Santuario della Madonna del Monte, il cui percorso è segnato dai tabernacoli in pietra della Via Crucis, ed è famoso anche perché qui Napoleone incontrava Maria Walewska, la sua amante.

Da visitare il Museo Archeologico, la Zecca, la chiesetta di S. Liborio, e la Fortezza Pisana, dove è possibile essere istruiti sull’uso della spada e dell’arco.

Per avere informazioni sulla flora e sulla biodiversità dell’Isola d’Elba e dell’intero Arcipelago Toscano ci si può rivolgere alla Casa del Parco.

Passeggiando nel centro abitato sostate in Piazza delle Magnolie, e non dimenticate l’antica Piazza del Pesce dove si trova la Gogna, il luogo in cui i malfattori erano esposti al pubblico ludibrio.

Alla fine del paese trovate la Cabinovia per salire a Monte Capanne: già il percorso è emozionante, ma arrivare in cima e spingere lo sguardo verso l’Arcipelago, sul mare, e all’orizzonte, può indurre pensieri elevati e vero godimento spirituale.

Durante il periodo estivo ogni giovedì viene offerto un itinerario in costume dove trova ampio spazio lo scherzo ed il divertimento; nel mese d’agosto da non perdere il Palio di Sant’Agabito, mentre ad ottobre l’appuntamento importante è la Sagra della castagna.

Infine, se fate un salto a Natale troverete Marciana trasformato in un presepe vivente.

Marciana Marina

Cosa vedere all’Isola d’Elba? Torniamo al mare.

Marciana Marina è un gioiellino in appena cinque chilometri quadrati di estensione che ne fanno il più piccolo comune dell’Isola d’Elba e uno fra i più piccoli in Italia.

Le sue origini sono antichissime, databili all’epoca etrusca e poi romana.

Circondata da natura lussureggiante, con Monte Giove e Monte Perone ai lati, Marciana Marina vanta un magnifico lungomare e diverse piazze aperte e confortevoli come salotti sotto il cielo; in paese ci sono case belle e curatissime e nel territorio comunale diverse splendide ville invisibili a chi non ne conosce l’esatta ubicazione.

Questo perché intorno agli ’70 Marciana Marina, riconosciuta come incantevole, attrasse personaggi illustri anche dal jet-set internazionale che la scelsero come dimora non solo estiva, per la tranquillità e la bellezza che offre.

Chi l’ha scelta sa di poter vivere qui un soggiorno o una vita lontana da sguardi indiscreti o da approcci invadenti.

Non manca però il divertimento né le piacevolezze del buon cibo e del buon vino; quest’ultimo è famoso da secoli ed inviato in Liguria e Toscana dove è apprezzatissimo.

marciana marina

Nel periodo estivo i numerosi locali presenti a Marciana Marina  animano le serate, oltre che con le deliziose pietanze, anche con intrattenimenti di vario genere.

I ristoranti, sia sul lungomare che nelle strade del borgo antico, sono famosi per la loro qualità e rappresentano certamente un elemento di richiamo, con le proposte di mare nel periodo primaverile ed estivo, e quelle di terra e di bosco in autunno e inverno.

Da visitare, all’inizio del lungomare orientale, il Cotone, piccolissimo borgo che rappresenta il primo nucleo abitativo di Marciana Marina, con case costruite direttamente sugli scogli.

In passato fu utilizzato prima dagli Etruschi e poi da Romani, come scalo; in anni più recenti abitato da pescatori, che ponevano le barche al riparo direttamente sotto le case, e con la presenza di magazzini per il pescato e cantine per lavorare l’uva ed il vino pregiatissimo.

Il simbolo di Marciana Marina è però sicuramente la Torre degli Appiani, voluta da Jacopo VI Appiano Signore di Marciana e di Piombino, per avvistare le navi turche per tempo e mettere al sicuro la popolazione.

Attualmente la Torre degli Appiani non è visitabile all’interno ma sono in corso progetti di restauro e valorizzazione per restituirla fruibile alla popolazione.

Monte Capanne

Monte Capanne con i suoi 1019 m. di altezza è il luogo più elevato dell’Elba e non può mancare nelle mete da vedere nell’Isola.

Gli escursionisti lo raggiungono percorrendo il sentiero 101, ma è possibile arrivarci anche con la Cabinovia posta alla fine del Comune di Marciana.

Poiché è più affascinante ho deciso di illustrarvi il percorso 101 che parte anch’esso da Marciana e precisamente da Porta di Sant’Agabito, si sale fino ai 5oo metri attraversando un bosco di castagni all’interno del quale si trova il Romitorio di San Cerbone, il più antico luogo di culto dell’Isola d’Elba.

La tradizione riporta che il Romitorio fu il luogo in cui trovò riparo il Vescovo di Populonia costretto alla fuga dall’arrivo dei Vandali; abitato per secoli dai frati, venne abbandonato perché troppo isolato, fino al XIX secolo rimase a disposizione degli eremiti e successivamente restaurato.

Proprio al Romitorio il sentiero 101 interseca la Cabinovia.

Sulla vetta di Monte Capanne c’è una terrazza panoramica dalla quale è possibile vedere a 360° il mare fino alla Corsica e l’Arcipelago Toscano, con le isole Giglio, Giannutri, Capraia, Pianosa, Montecristo e Gorgona.

monte capanne

È un’emozione fortissima, sembra di stare sul tetto del mondo: non si ha niente alle spalle o sopra, solo il mare tutto intorno, e naturalmente il vento ed i profumi della macchia mediterranea e, a seconda della stagione, della ginestra che ha un profumo particolarmente intenso e gradevole.

Un’esperienza simile, profumi a parte, può viverla solo chi scala una montagna abbastanza alta, ma in genere si vedono i ghiacci: qui invece il mare e i profili costieri.

Un’esperienza meravigliosa.

Per gli amanti del trekking, segnalo che il Sentiero 101 può essere percorso in discesa fino a Pomonte, l’ultimo luogo dell’Isola d’Elba da cui si può ammirare il tramonto vista la posizione ad ovest.

Per arrivarci si passa in radure ed altipiani con laghetti e cascate anche in piena estate,  e si percorre un sentiero che attraversa un antico villaggio in pietra con la fortificazione più antica dell’Elba.

Capoliveri

Cosa vedere ancora nell’Isola d’Elba? L’elenco è lungo, ma sicuramente non può mancare Capoliveri.

Già conosciuta in epoca romana come Caput Liberum, Capoliveri è il luogo dello shopping, dell’intrattenimento e del divertimento.

Un borgo affascinante e curato nei dettagli che con i suoi negozi e i suoi locali offre ai visitatori con generosità tutto ciò che desiderano: le strade medievali fanno scoprire ad ogni passo botteghe e bistrot, rinomati luoghi del gusto dove deliziare il palato ed eventi nuovi e diversi ogni giorno.

Per chi ama sport e natura è imprescindibile raggiungere il Capoliveri Bike Park con i percorsi segnati e destinati a trekking e mountain bike; ma anche la vicinanza a spiagge e cale dove poter praticare snorkeling gioca un ruolo importante.

Il territorio di Capoliveri include anche un vasto comprensorio minerario oggi in disuso, i luoghi dove si estraevano con fatica i minerali oggi sono dedicati alla visita, e non dimenticare la fatica fatta da chi ci ha preceduto è importante.

Da visitare a Capoliveri il Forte Focardo, ricordo della dominazione spagnola, e l’architettura antica della Madonna delle Grazie a poca distanza dall’omonima spiaggia.

Non mancano eventi culturali e rievocazioni in ogni periodo dell’anno, da citare la Festa dell’Uva e la rievocazione della Leggenda dell’Innamorata che si svolge sulla spiaggia omonima dove si svolsero realmente i fatti.

Narra la leggenda che due giovani, Lorenzo e Maria, nella seconda metà del XVI secolo, innamoratissimi e separati dalla condizione sociale, lui infatti di condizione agiata e lei popolana, erano riusciti a superare ogni ostacolo e avevano deciso di sposarsi.

Nel pomeriggio del 14 luglio Lorenzo viene sorpreso sulla spiaggia da un gruppo di pirati che lo catturano e cercano di farlo salire sulla loro barca. Lorenzo si ribella e lotta con tutte le sue forze, i pirati lo uccidono e lo buttano in mare.

Maria vede tutto dalla scogliera e disperata si butta in acqua per portare soccorso al suo amato; nessuno dei due viene mai ritrovato, solo lo scialle di Maria fluttua sulle onde.

Questa storia è conosciuta da tutti gli elbani che ogni 14 luglio rievocano i fatti.

Capoliveri si trasforma in un teatro a cielo aperto e la spiaggia dell’Innamorata viene illuminata da mille torce.

Un corteo storico si muove dal Castello per raggiungere la spiaggia dove una ragazza vestita di bianco si lancia in mare lasciando sugli scogli la propria sciarpa che sarà oggetto della contesa fra i quattro rioni di Capoliveri,  la “disfida della ciarpa”, una regata fra gozzi recanti i colori dei rioni.

Campo nell’Elba

E ora, cosa vedere all’Isola d’Elba?

Sicuramente non sarà sfuggita l’estrema varietà di luoghi in questo posto magico.

Così, Campo nell’Elba non si può proprio perdere!

Ha la spiaggia più lunga di tutta l’isola, con una spiaggia bella ed attrezzata – ma ne parleremo meglio più avanti – si estende infatti da Pomonte al golfo di Lacona, ed include anche alcune frazioni in collina.

Per cui si può scegliere se trascorrere una vacanza mondana tutta mare, locali, eventi e divertimenti, oppure preferire un soggiorno più fresco ed appartato in uno dei borghi collinari.

Oppure alternare le cose, visto che le distanze sono contenute.

Da visitare le Cave, che in passato hanno fatto di quest’isola lo “scrigno del granito”, ma anche la Chiesa di S. Giovanni, il più grande monumento cristiano dell’antichità, e la Chiesa di S. Niccolò, edificata su un precedente tempio cristiano.

In questo comune si trova anche l’aeroporto di La Pila, che collega l’isola con centri italiani ed europei anche in inverno.

Da non dimenticare che del territorio comunale di Campo dell’Elba fa parte anche l’isola di Pianosa, di una bellezza sconvolgente e seduttiva come Circe, che qui, dice la leggenda, abitava.

Pianosa merita un’escursione, non solo per la natura ed il mare, ma anche per le estese catacombe cristiane, che si estendono in un lungo labirinto nel sottosuolo calcareo.

Merita una visita anche il vecchio carcere di Pianosa, dall’architettura particolare, frutto di un progetto voluto da uno dei primi direttori della “colonia penale agricola”.

Imperdibile un bagno a Cala Giovanna, l’unico posto dove è consentito, proprio sotto la villa di Agrippa, nipote di Augusto, qui esiliato e poi ucciso.

Ma se amate lo sport, qui potete godervi itinerari a piedi, in bicicletta o, se preferite, in calesse.

Porto Azzurro

Cosa vedere all’Isola d’Elba adesso?

Pensate forse di aver visto tutto? Sbagliato!

Una visita che non si può evitare: Porto Azzurro, un centro dalla storia travagliata, così sofferta da indurre gli abitanti a voler cambiare il nome del paese.

Ebbene si: Porto Azzurro si chiamava Portolongone fino al 1947, quando gli abitanti scelsero di voler cancellare almeno nel nome le tracce della dominazione spagnola.

Solo nel nome, perché ciò che gli Spagnoli hanno lasciato di importante ed imponente è la Fortezza, oltre ai ricordi del sangue versato su questo territorio, grazie alle continue guerre di conquista e riconquista ad opera dei Francesi e degli Spagnoli, per i quali questa isola e il porto con la Fortezza rappresentavano un approdo strategico.

Gli abitanti hanno sopportato per secoli, continuando – per come possibile – a vivere la loro vita di pescatori e agricoltori, grazie al clima mite della zona.

Passata al Regno di Napoli e poi, per quindici anni, sotto il controllo di Napoleone, con il Congresso di Vienna l’Elba fu attribuita al Granducato di Toscana e  restituita ad una vita serena.

Dopo la seconda guerra mondiale Portolongone diventa Porto Azzurro e l’imponente Fortezza Spagnola una famosa Casa di Reclusione.

Negli anni ’50 e ’60 il Comune investe nella valorizzazione dei tesori naturali e storici del territorio, diventando presto una meta di turismo nazionale ed internazionale.

 Rio Marina

Cosa vedere all’Isola d’Elba adesso?

C’è un luogo magico dove la terra è rossa e la spiaggia luccica: Rio Marina, un piccolo centro incastonato fra spiaggia e colline.

Qui l’estrazione di minerali è conosciuta dai tempi degli Etruschi, ed è stata fino a qualche anno fa l’attività principale degli abitanti, assieme alla marineria.

Oggi l’attività estrattiva non si pratica più ma le cave e tutto ciò che resta sono attraenti per i turisti, assieme naturalmente alla bellezza e alle attrezzature balneari, così come non guasta, per Rio Marina, essere il porto in cui sono attivi efficienti collegamenti con la terraferma assieme a Portoferraio.

Molti sono i luoghi da visitare, a partire dal Parco Minerario ed il Museo di Minerali  e dell’arte mineraria.

Non si può perdere una visita alla Chiesa di San Rocco e al Forte del Giove, mentre la Torre dell’Orologio o Torre degli Appiani la trovate praticamente sulla spiaggia, senza neanche la fatica di andare a cercarla.

Del territorio di Rio Marina fa parte l’isola di Palmaiola, che deve il suo nome alla presenza di piante di palma nana. Di estensione molto contenuta, sulla sommità è presente un Faro della Marina Militare e un piccolo eliporto.

La caratteristica di questo isolotto è però l’essere un luogo sicuro per la nidificazione di alcune specie di uccelli come la berta maggiore e il gabbiano corso,  cosa per cui è stato inserito nei siti di interesse comunitario.

Quando visitare l’Isola d’Elba e come raggiungerla

Quando visitare l’Isola d’Elba e come raggiungerla?

Precisiamo che il clima è molto mite, e l’isola è raggiungibile sia con il traghetto che in aereo: quindi è visitabile in ogni periodo dell’anno.

Dipende quindi dagli obiettivi e dai desideri di ciascuno.

Se siete quel tipo di persone che vuole tanta gente intorno perché “più si è meglio è”, allora il periodo giusto è agosto: troverete tantissimi turisti. Se non avete prenotato per tempo potreste avere problemi per trovare un alloggio, quindi occhio!

Se invece cercate un tipo di vacanza in cui fare il bagno a mare è il fulcro, il periodo giusto parte da maggio e arriva fino a settembre.

Se lo sport è l’interesse primario, in ogni momento dell’anno è possibile praticarne diversi. Per le escursioni a piedi o in bici meglio venire dalla primavera fino all’autunno.

Se cercate relax, concentrazione ed atmosfera, e il contatto umano di una piccola comunità è il vostro ideale, venite in autunno inoltrato e in inverno.

Chi ama il mare lo ama soprattutto in questo periodo, e qui lo spettacolo è veramente incredibile.

Ed ora vediamo un po’ come raggiungere l’Elba.

In treno: fino alla stazione di Campiglia Marittima sulla linea Genova-Roma, da qui sono disponibili collegamenti per Piombino, da cui prendere il traghetto.

In aereo: ci sono diverse possibilità. Potete prendere un aereo direttamente per l’isola d’Elba e atterrare a La Pila, aeroporto di Campo nell’Elba, oppure arrivare a Pisa o Firenze in aereo e da lì prendere il treno, il taxi-transfer o noleggiare un’auto.

In auto: con l’autostrada sia da Nord che da Sud, fino ad imboccare la S.S. Aurelia seguendo le indicazioni fino a Venturina – Isola d’Elba che vi porta a Piombino Marittima, da cui prendere il traghetto (che avrete prenotato precedentemente e comodamente online).

In autobus: da Firenze c’è un collegamento per raggiungere l’Elba, e anche da Milano un comodo Granturismo. Da prenotare.

Quali sono le spiagge più belle dell’Isola d’Elba

Decidere quali sono le spiagge più belle dell’Isola d’Elba non è affatto semplice.

L’Isola d’Elba infatti vanta 147 chilometri di costa dove ciascuno può trovare quello che preferisce: spiagge di sabbia bianca o dorata, spiagge nere, calette nascoste dove arrivare in barca, imponenti scogliere.

L’Elba ha il dono della diversità, della mutevolezza, sa dare l’impressione di essere novelli Robinson Crusoe mentre a pochi passi si trova un centro urbano.

Per questo motivo ogni visitatore deve semplicemente sapere cosa preferisce: qui lo troverà.

Un’avvertenza importante. Se durante il vostro soggiorno vi poneste il problema del vento, beh, sappiate che si tratta di un problema illusorio.

Infatti è sufficiente spostarsi sul versante opposto per trovare mare calmo e niente vento.

E dato che qui si va realmente incontro alle esigenze degli ospiti, è possibile trovare informazioni sui venti in modo da poter scegliere la spiaggia giusta ogni giorno.

Qualche dritta su alcune spiagge comunque voglio darvela.

Vicino Portoferraio trovate la spiaggia delle Ghiaie, una delle più famose dell’isola per i suoi ciottoli bianchi che rendono l’acqua limpida e trasparente.

È una spiaggia adatta per le famiglie ed i bambini e fornita di accesso per i disabili, con molti servizi. Qui il mare è zona biologica protetta e questo lo rende una zona magnifica per lo snorkeling.

Sempre nei pressi di Portoferraio la spiaggia della Padulella, con due accessi, uno solo pedonale e l’altro un po’ più comodo.

Qui trovate ancora la spiaggia con i ciottoli bianchi ma c’è anche sabbia. È una delle spiagge protette dai venti del sud grazie ai costoni sovrastanti, ed anche qui il mare è zona biologica protetta.

Se mentre siete alla Padulella o alle Ghiaie vi vien voglia di un po’ di natura selvaggia, a nuoto o in barca trovate Cala dei Frati, una caletta di circa cento metri che è spesso in ombra e dona sollievo durante le ore più calde della giornata. Attenzione però, non trovate alcun tipo di servizio.

Se vi è venuta voglia di una spiaggia dorata e fornita di servizi, lungo la strada che da Portoferraio porta a Procchio trovate la spiaggia della Biodola. Attrezzata anche per i disabili, l’unico problema che qui potreste trovare è la scarsità di parcheggio, dato che è molto frequentata.

Per i fondali sabbiosi qui si possono fare belle passeggiate nell’acqua, e per la situazione del vento si può praticare agevolmente il windsurf.

Spostandoci verso ovest verso Marciana cambia un po’ la conformazione e aumentano i costoni, che incastonano la spiaggia di S. Andrea, dandole un aspetto selvaggio di grande bellezza. Seguendo il percorso si arriva alla spiaggia di Cotoncello, dove scogli e costoni formano una piscina naturale. Andateci e non vi pentirete!

Non potete assolutamente perdervi un bagno alla spiaggia di Fetovaia: 420 metri di sabbia candida, un lido attrezzato e raggiungibile, dove l’acqua assume sfumature dal blu al turchese. Si trova a Marina di Campo, di cui vi ho già parlato.

Queste sono solo alcune delle spiagge più belle dell’Isola d’Elba: in realtà sono tutte incredibili, come quella di Capo Bianco a Portoferraio, o Cannello, o Seccheto, o la Cotaccia.

Tutto dipende da voi: quanto tempo avete a disposizione?

Cosa mangiare all’Isola d’Elba

Cosa mangiare all’Isola d’Elba? C’è una gran varietà di piatti “poveri” a base di pesce e crostacei, insaporiti con le erbe e le verdure, ma anche prodotti dei boschi come funghi e piatti più conosciuti come il caciucco, la gustosa zuppa di pesce tipica del livornese che anche qui potete gustare.

Come in tutte le cucine povere, le preparazioni si basano sulla qualità degli ingredienti e su lunghe preparazioni, come nel caso dello stoccafisso alla riese, o come il gurguglione, un piatto di verdure.

Se invece volete andare più sul semplice, non manca il gustoso polpo bollito o le sarde ripiene, ma anche il gustoso fritto di pesce.

Non perdete la palamita sott’olio accompagnata dai fagioli cannellini, ma potete gustarla anche alla griglia o in altri modi quando è il momento della pesca. La palamita è un pesce di passo come il tonno e lo sgombro che qui viene pescato in primavera/estate e da settembre a novembre.

Non potete neanche perdervi il vino eccellente qui prodotto, famoso soprattutto in Liguria e Toscana, ne vale veramente la pena, accompagna egregiamente tutti i piatti della cucina elbana e non sfigura di certo anche gustato con piatti di cucina italiana o internazionale.

Ottimo anche il miele che si produce qui sull’Isola d’Elba.

Naturalmente qui abbondano i ristoranti e le trattorie in ogni zona dell’isola, quindi dare un consiglio non è semplice e dipende dal luogo in cui sceglierete di soggiornare.

Però se vi trovate a Portoferraio fate una visita al rinomato Molo G osteria portuale, un locale spartano con tavoli di recupero e tavoli sociali, dove cioè condividere il pasto con perfetti sconosciuti: vi leccherete i baffi e alla fine del pasto avrete nuovi amici.

Se siete a Capoliveri, fate un salto alla Taverna dei poeti, un locale storico con più di un secolo di attività. Ora di poeti non ce n’è più e la poesia è riservata tutta ai magnifici e prelibati piatti di pesce.

A Porto Azzurro, un altro ristorante storico, la Locanda Cecconi, che vanta una solida tradizione familiare e dove si mangia divinamente bene pesce consueto  ed anche meno consueto come la murena.

Dove dormire all’Isola d’Elba

Dove dormire all’Isola d’Elba? Dipende dalle preferenze e dai compagni di viaggio.

Per le famiglie con bambini piccoli, ho diverse indicazioni…

Per esempio, Marina di Campo è molto apprezzata dalle famiglie con bimbi piccoli per la grande spiaggia con il fondale che degrada dolcemente.

Qui una struttura molto apprezzata è l’Hotel Punto Verde, che vanta una posizione invidiabile proprio di fronte alla spiaggia, dispone di camere familiari ed è segnalata per la colazione, che è disponibile anche vegetariana e vegana, senza glutine, inglese/irlandese, con prodotti genuini e in larga parte fatti in casa. In più, sono ammessi i compagni di vita pelosi.

Sempre per le famiglie, con bambini un po’ più grandi, una struttura che è molto apprezzata anche dalle coppie, a Capoliveri, il Camping Lacona Pineta, dove si dorme in bungalows immersi in 7 ettari di pineta del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

Ogni bungalow è attrezzato, oltre ai servizi comunemente offerti è dotato di angolo cottura, bollitore per il the e macchina per il caffè, molto accogliente anche con spazi esterni, e anche qui sono ammessi i nostri animali.

Nel parco è possibile utilizzare i barbecue, le spiagge sono vicinissime ed i prezzi allettanti.

Ancora a Capoliveri, trovate l’Hotel Antares, dotato di piscina e vasca idromassaggio in giardino, per i più piccoli sono disponibili lezioni di nuoto, parco giochi e il miniclub (aperto solo in estate). Gli adulti ameranno le lezioni di acquagym in piscina, ma anche le scuole di surf ed immersioni e la presenza di un noleggio di barche  nei pressi dell’albergo.

Nei pressi di Portoferraio, in località Procchio, a soli 15 minuti dal porto, c’è l’Hotel Desiree, con accesso privato alla spiaggia e impianti sportivi nel parco privato, oltre a parco giochi e miniclub per i più piccoli. La struttura offre piscina, campi da tennis e palestra all’aperto, 4 bar e 2 ristoranti.

L’albergo organizza per i suoi clienti lezioni di sport, escursioni, gite in barca ed altro ancora.

Anche qui sono ammessi animali-

Ancora a Portoferraio, sulla spiaggia della Biodola, l’Hotel Hermitage offre un’esperienza consigliata, viene segnalato infatti per i letti molto comodi. La struttura è composta da villette affacciate sulla spiaggia di sabbia bianca, è dotata di tre piscine di acqua salata e offre molte attività sportive: tennis, calcio, pallavolo e golf con un campo a nove buche.

Se preferite correre, c’è una pista da jogging. Se siete lupi di mare, qui avete il molo privato per noleggiare barche, prendere lezioni di immersione e fare snorkeling. Anche i bambini hanno i loro spazi e le attività a loro dedicate.

Se alla fine della giornata volete rilassarvi e dedicarvi alla forma fisica, avete a disposizione un centro benessere dove prenotare trattamenti di bellezza e massaggi.

Questi sono solo alcune delle strutture consigliabili dove dormire all’Isola d’Elba, si tratta di una località molto visitata e quindi le strutture ricettive, di ottimo livello e con servizi standard, sono diffuse dappertutto.

Non trovate solo alberghi e camping, è possibile anche prenotare appartamenti e B&B, dormire in tenda e quant’altro sia per voi desiderabile certamente lo troverete qui!

Ecco, dall’Isola d’Elba passo e chiudo.

Se volete che scriva di altri luoghi e regioni, non avete che da contattarmi!