Educazione finanziaria: cos’è e a cosa serve

Educazione finanziaria: cos'è e a cosa serve

Si è concluso da poco il mese di ottobre dedicato ormai da alcuni anni all’educazione finanziaria. L’evento è promosso dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria Edufin, quest’anno giunto alla terza edizione.

Durante il mese si alternano una serie di eventi finalizzati ad aiutare, formare e sensibilizzare i risparmiatori, affinché possano aumentare le loro conoscenze sulla gestione delle finanze personali e familiari.

Imparare a conoscere la finanza e a pianificare le proprie risorse finanziarie, può fare davvero la differenza. Permette di gestire e non subire la crisi e abbatte con forza i muri del “mai io non ne capisco nulla”.

Educazione finanziaria: cos’è

Secondo la definizione dell’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) l’educazione finanziaria è

“Un processo attraverso il quale i consumatori, i risparmiatori e gli investitori comprendono migliorano le loro capacità di comprensione dei prodotti finanziari, e dei concetti che ne sono alla base e attraverso istruzioni, informazioni, consigli sviluppano attitudini e conoscenze atte a comprendere i rischi e opportunità di fare scelte informate».

Per gli italiani risparmiare è un concetto da sempre molto importante, lo si sa siamo un popolo molto formica e poco cicala. Ma nonostante le statistiche che ci vedono ai vertici come buoni risparmiatori e ricchezza personale, siamo tra gli ultimi posti in quanto a conoscenze finanziarie. Ciò ci espone a rischi elevati quando prendiamo decisioni d’investimento o peggio lasciamo “giacere” le nostre risorse finanziarie, senza alcuna pianificazione.

Come ci posizioniamo a livello mondiale? Dire piuttosto male.

Si perché avere conoscenze finanziarie si traduce in saper pianificare il denaro a disposizione. Ciò fa sì che una persona possa affrontare con meno ansia non solo i momenti di crisi, che nella vita probabilmente saranno più di qualcuno, ma anche tutte le tappe belle della vita: dalla famiglia, al lavoro, alla pensione.

Questo senza rinunciare o peggio cadere vittima dei mercati e dei loro movimenti, gestendo ad esempio la paura evitando di cadere nel tranello del “fuggi fuggi” generale, che innesca discese vertiginose come quelle viste nei mercati tra marzo e maggio di quest’anno. Non avere nozioni finanziarie e non aver pianificato si traduce in perdite importanti.

Fortificare l’educazione finanziaria è una questione non più rinviabile, è necessario oggi più che mai essere risparmiatori consapevoli e soprattutto resilienti e focalizzati sui propri progetti di vita.

Portarsi in dote una personale consapevolezza finanziaria è il miglior alleato per sopravvivere, progredire, rinnovarsi, e in momenti di crisi ripartire

(Katia Moretto)

 

Solo circa il 30% degli italiani ha conoscenze finanziarie, con enormi disparità di genere, ruolo professionale e territorio. Il restante 70% circa non ha alcuna nozione di finanza.

E i nostri studenti come si posizionano? Secondo l’ultima indagine OCSE uno studente su cinque non possiede conoscenze minime indispensabili al fine di prendere decisioni finanziarie in modo consapevole e responsabile. 

Non avere conoscenze di base e non informarsi, ci rende risparmiatori vulnerabile ed incapaci a far fronte a periodi imprevisti come quello che viviamo, dove ci si può trovare a fare i conti con la riduzione o peggio la temporanea assenza delle entrate.

Secondo un’indagine condotta da Edufin, nel periodo pre – Covid circa il 36,6% degli italiani non disponeva di denaro sufficiente per affrontare più di due mesi senza entrate. Due famiglie su dieci non avrebbe potuto affrontare un mese senza reddito. Il 35% delle persone intervistate prova ansia e disagio guardando alle proprie finanze.

Cosa fa un educatore finanziario?

L’educatore finanziario è un professionista che affianca persone e famiglie con l’obiettivo di “educare” e formare. Le accompagna nella gestione del denaro e delle risorse economiche a disposizione, si focalizza sul futuro, sugli obiettivi personali e quelli del ciclo della vita.

L’educatore finanziario partendo dalla situazione personale del risparmiatore, fornisce spunti e soluzioni per:

  • gestire il denaro
  • creare risparmio
  • gestire le spese
  • scegliere gli investimenti, e i prodotti finanziari adeguati
  • gestire l’indebitamento
  • pianificare le risorse finanziarie a disposizione

Toccare questi temi rende il risparmiatore consapevole delle proprie scelte, e da origine ad un processo fondamentale di alfabetizzazione finanziaria.

In questo il mio ruolo di consulente finanziario gioca in prima linea, spetta a noi sensibilizzare, informare ed educare. Come? Con trasparenza, ascolto e comunicazione.

Il ruolo del consulente finanziario è un ruolo sociale prima di tutto.

“Il consulente è eticamente responsabile, poiché non solo indirizza le persone verso progetti che possano offrire un miglioramento delle loro condizioni di vita, ma propone scelte di investimento capaci di contribuire ad un nuovo sviluppo sociale, ad una più attenta responsabilità ambientale e ad una maggiore sostenibilità economica”

wall street Italia
Offerta
Il consulente finanziario digitale. Come ottenere benefici economici e operativi dagli strumenti digitali
Per approfondire l'argomento, vi consiglio questa chiara disamina della evoluzione del ruolo del consulente finanziario

A cosa serve l’educazione finanziaria

Avere conoscenze finanziarie incide profondamente sulla qualità della vita delle persone e si rivelano fondamentali per affrontare al meglio l’attuale momento di crisi e incertezza legato all’emergenza COVID-19”. Così scrive Annamaria Lusardi, Direttore del Comitato Edufin.

Si perché avere conoscenze finanziarie si traduce in saper pianificare il denaro a disposizione. Ciò fa sì che una persona possa affrontare con meno ansia non solo i momenti di crisi, che nella vita probabilmente saranno più di qualcuno, ma anche tutte le tappe belle della vita: dalla famiglia, al lavoro, alla pensione.

Questo senza rinunciare o peggio cadere vittima dei mercati e dei loro movimenti, gestendo ad esempio la paura evitando di cadere nel tranello del “fuggi fuggi” generale, che innesca discese vertiginose come quelle viste nei mercati tra marzo e maggio di quest’anno. Non avere nozioni finanziarie e non aver pianificato si traduce in perdite importanti.

Fortificare l’educazione finanziaria è una questione non più rinviabile, è necessario oggi più che mai essere risparmiatori consapevoli e soprattutto resilienti e focalizzati sui propri progetti di vita.

Portarsi in dote una personale consapevolezza finanziaria è il miglior alleato per sopravvivere, progredire, rinnovarsi, e in momenti di crisi ripartire

(Katia Moretto)