Artigiano: chi è, cosa fa, i requisiti

Artigiano chi e cosa fa i requisiti

In questo articolo ti racconterò chi è l’artigiano, cosa fa e quali sono i requisiti che deve avere per intraprendere un’attività artigiana. Per come tutti lo conosciamo, l’artigiano è colui che esercita in prima persona un’attività che garantisce la creazione di prodotti e oggetti fatti interamente a mano o tramite l’ausilio esclusivo di attrezzi che permettono la lavorazione e la realizzazione del prodotto.

Per poter fare questo lavoro, l’artigiano deve rispondere a determinati requisiti e avere determinate competenze. Inoltre l’attività lavorativa di un artigiano non ha niente a che vedere con la fabbricazione in serie di articoli, né con la produzione effettuata tramite dei macchinari (se non in forma limitata).

Oggetti lavorati artigianalmente
Oggetti decorati e lavorati a mano. CloeCrea

Nonostante ci sia una definizione chiara di cos’è un artigiano, nella realtà non è sempre così semplice distinguere e definire perfettamente un lavoro che ha queste caratteristiche. Infatti, non tutti i professionisti artigiani si sentono rappresentati dalla pura definizione, per contro altri professionisti invece vorrebbero essere considerati artigiani ma non rientrano nella categoria. Andiamo  perciò a conoscere meglio cosa vuol dire essere un artigiano.

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Definizione di artigiano

Secondo il diritto questa è la definizione di artigiano: ”L’artigiano è colui che esercita personalmente, professionalmente e in qualità di titolare, l’impresa artigiana – ossia prevalentemente manuale e propria – di cui si assume la piena responsabilità con tutti gli oneri e i rischi inerenti alla sua direzione e gestione anche di eventuali dipendenti.”

La figura dell’artigiano nasceva da un bisogno nella vita quotidiana delle persone di avere alla portata di mano oggetti (o alimenti) necessari e utili per la sopravvivenza.

Lavoro manuale di un artigiano
Dettaglio della lavorazione della creta

L’artigiano lavorava nella propria bottega per specializzarsi e specializzare gli apprendisti che andavano lì per imparare il mestiere. Inoltre anche gli artisti imparavano e miglioravano le loro tecniche proprio nelle Botteghe presso gli artigiani. Già all’epoca delle botteghe, il lavoro dell’artigiano venne diviso in categorie, come anche il lavoro di artista. Il mestiere dell’artigiano cominciò a diventare sempre più importante e pian piano agli oggetti realizzati veniva aggiunto anche un valore più estetico e di decorazione,  sottolineando così la raffinatezza e la precisione del lavoro.

Il tema artigiano-artista è sempre molto delicato, perché spesso le differenze sono poche e talmente sottili che si confondono. Io personalmente credo siano due mondi che possono benissimo mescolarsi l’un l’altro. Un oggetto artigianale può racchiudere in sé un angolo di arte significativo e l’arte rappresentata l’esperienza di una tecnica acquisita.

Ad esempio, lo scultore e il pittore sono definiti artisti e non artigiani perché lavorano tramite la “propria ispirazione” (così  si legge nella definizione di un artista). Hanno la capacità di interpretare la bellezza, il primo tramite l’espressione artistica (arte), modellando e lavorando materiali, e il secondo dipingendo. La differenza sostanziale è che un artista non produce, in teoria, niente di utile. Cosa che invece fa l’artigiano, che viene classificato tale proprio perché il suo lavoro risulta sia utile e necessario alla propria comunità.

Personalmente ritengo invece che sia lo scultore che il pittore possano essere considerati degli artigiani, perché esprimono e realizzano la loro arte in modo artigianale (cioè con le mani). Altresì credo che un artigiano possa esprimere la bellezza di cui è capace tramite la realizzazione, anche artistica, di un prodotto, nonostante sia classificato tra gli oggetti utili e non superflui.

Cosa fa chi svolge attività artigianali

Ora andiamo a capire meglio cosa fa chi svolge attività artigianali e come esse vengono suddivise. Ci sono tre grandi categorie nelle quali cito solo alcune tipologie perché sarebbe difficile elencarle tutte. Possiamo riassumerle in attività artigianali nei settori:

  • dell’alimentazione come le gastronomie, le gelaterie, le pasticcerie, i panifici, ecc.;
  • non alimentari come quelle esercitate dai falegnami, dai fabbri, dai fotografi, dagli orafi, dai vetrai, dai sarti, dai ceramisti, da chi realizza bomboniere, ecc.;
  • dei servizi alla o per la persona che svolgono gli estetisti, i parrucchieri, i professionisti del benessere, gli installatori di impianti, i meccanici, ecc.

Il professionista artigiano usa le sue sapienti mani per realizzare un prodotto (o servizio), plasma materiali o materie prime per realizzare uno specifico oggetto (o alimenti) e ha la capacità di dare unicità e profondo valore a ciò che realizza.

Artigiano lavora con le mani
L’artigiano lavora con le sue sapienti mani

Nonostante possa fare più oggetti dello stesso tipo, nessuno sarà identico all’altro e questo è un dettaglio che fa la differenza e non è certo un difetto.

Gli attrezzi che usa sono dei facilitatori per ottenere in minor tempo il risultato ma sono strumenti guidati sempre dalle sue mani e lasceranno sempre uno stile riconoscibile in quel manufatto.

Dall’artigiano si compra la sua storia, il suo valore, la sua professionalità e la sua capacità di realizzare anche in base ad una richiesta specifica. L’ambiente in cui lavora è pieno di magia, respira i colori e i materiali che utilizza. Un artigiano spesso racconta una tradizione tramandata e l’amore crescente verso un lavoro che lo impiega molte ore, con la soddisfazione a volte di avere un riscontro umano più alto anche rispetto al riscontro puramente economico. Sostenere il suo lavoro è anche dare supporto all’economia locale acquistando da un artigiano del proprio paese.

Lavorazione artigianale della lana
Dettaglio lavorazione ad ago della lana cardata. CloeCrea

Nel caso di prodotti/oggetti la produzione artigianale è assolutamente più sostenibile rispetto alla produzione industriale. Quest’ultima consuma energia e risorse, anche naturali come l’acqua, in quantità industriali (appunto) e disperde nell’ambiente quantità tossiche di elementi nocivi all’ambiente e all’uomo.

I requisiti per fare l’artigiano

Parliamo ora di quali requisiti sono necessari per fare l’artigiano e per aprire un’impresa artigiana, la quale è disciplinata dalla Legge Quadro dell’ 8 luglio n. 443/1985. Tale legge definisce i criteri fondamentali che garantiscono che questa attività sia svolta nell’ambito dell’artigianato. L’impresa artigiana è “quell’attività che viene svolta con la produzione di beni, anche semilavorati, o di prestazione di servizi”.

Materiali per la lavorazione artigianale
Dettaglio materiali di un artigiano

Di seguito i requisiti che deve avere un titolare artigiano per essere tale:

  • se di età maggiore, deve essere il titolare dell’impresa e svolgere l’attività manuale in prima persona;
  • possedere dei requisiti tecnici e professionali previsti dalla legge, in base al settore che gli compete, e avere delle certificazioni apposite per poter lavorare e garantire la sicurezza al proprio cliente;
  • esercitare il suo lavoro manuale solo presso la sua impresa;
  • non può prendere parte ad altre attività artigiane ma può essere socio di capitale di altre imprese;
  • può svolgere contemporaneamente un’attività commerciale a condizione che non sia l’attività prevalente;
  • esercitare la sua attività in appositi locali/luoghi fissi, sia presso la sua stessa abitazione oppure presso una sede decisa da chi ha richiesto il lavoro artigianale, l’attività può essere anche di tipo ambulante.

Ed ecco un breve elenco delle caratteristiche principali di un’impresa artigiana:

  • deve essere costituita tramite l’iscrizione all’Albo delle Imprese Artigiane, con la quale si possono ottenere anche delle agevolazioni di settore;
  • deve ricorrere alla Comunicazione Unica, necessaria per far partire l’attività;
  • l’attività può essere gestita dal titolare artigiano sia in modo individuale che in modo collettivo, con forma giuridica di diverso tipo;
  • la dimensione dell’impresa e il numero di dipendenti varia a seconda del settore di riferimento (per specifiche approfondite, verificare il settore di svolgimento dell’attività).
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Dopo i requisiti per diventare un artigiano, il tema successivo da affrontare è quello relativo agli obblighi che ne conseguono dall’apertura di un’attività in genere e non solo artigiana. In questa occasione però mi sono limitata a darti informazioni in merito al mondo artigiano e a qualche aspetto che ne gira attorno. Se ti piace l’argomento e vorresti conoscere qualcosa in più, fammelo sapere e vedrò di accontentarti.