Alimentazione del cane, la guida completa

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La corretta alimentazione del cane è la base per garantirgli salute, forza e vitalità.

Le opzioni che ci offre il mercato oggi, sono talmente tante da riuscire a metterci in seria difficoltà nel momento di scegliere l’alimentazione per il nostro cane, che soddisfi appieno le sue esigenze nutrizionali. Tra le varie alternative, alcune sono economiche e pratiche, altre più costose. Ma la scelta va fatta considerando anche altri fattori, oltre al costo e la praticità.

Questa guida ti aiuterà a valutare quali sono le opzioni più valide per il tuo cane e per te.

I fattori da prendere in considerazione per scegliere la migliore alimentazione del cane, sono:

  • la qualità degli alimenti;
  • la tipologia di ingredienti;
  • di conseguenza, la necessità di imparare a leggere le etichette degli alimenti e interpretare quanto indicato;
  • tenere sempre a mente che ogni cane è un individuo a sé. L’alimentazione adatta ad un cane può non andare bene per un altro.
  • l’ingrediente principale nell’alimentazione del cane deve essere la carne. Salvo eccezioni rappresentate da specifiche patologie per cui è d’obbligo rivolgersi al veterinario nutrizionista.

Alimentando il tuo cane con una dieta adatta alle sue esigenze, noterai che svilupperà:

  • una struttura fisica forte, con una bella muscolatura, pelo lucido, niente forfora, forza e vitalità per svolgere qualunque attività gli proponi;
  • una salute migliore, con denti bianchi e forti, alito mai puzzolente, orecchie pulite, minor rischio di sviluppo di dermatiti. E, a proposito di puzza, anche le feci puzzano meno quando l’alimentazione del cane è di qualità.
  • benessere psichico, perché l’alimentazione influenza anche il comportamento del cane. Ad esempio un’alimentazione troppo ricca di zuccheri e carboidrati, renderà il cane più agitato e nervoso. La giusta dose di carne e proteine, invece, lo renderanno più tranquillo e rilassato.

Un cane alimentato correttamente sarà quindi più sano e avrà meno bisogno di ricorrere al veterinario, la qualità della sua vita sarà migliore e potrà vivere più a lungo.

I tipi di alimentazione tra cui scegliere sono fondamentalmente tre:

  • alimentazione del cane casalinga;
  • cibo umido;
  • crocchette.

Alimentazione del cane casalinga

L’alimentazione casalinga può essere considerata la più naturale in assoluto, sia che tu scelga la versione a crudo o la versione a cotto. La qualità degli ingredienti che utilizzi, farà ovviamente la differenza. I vantaggi dell’alimentazione casalinga sono:

  • sai esattamente quali ingredienti entrano nell’alimentazione del tuo cane;
  • puoi adattare la dieta alle sue specifiche esigenze;
  • è un tipo di alimentazione naturalmente ricca in acqua, il che la rende molto digeribile.

L’alimentazione casalinga presenta però anche degli svantaggi, in realtà sono svantaggi più per te che per il tuo cane.

  • Dovrai cucinare e suddividere il cibo per i vari pasti del cane, e questo richiede tempo.
  • È preferibile avere la supervisione di un veterinario nutrizionista. Soprattutto nella fase inziale di definizione della dieta migliore per il tuo cane e nelle varie fasi di crescita e invecchiamento del cane.
  • I costi sono generalmente più elevati rispetto a una dieta industriale, sia essa umida o secca.
  • Non è molto comoda in caso di viaggi. Anche se, con i giusti accorgimenti, puoi riuscire ad organizzare l’alimentazione del cane anche in vacanza.

Cibo umido e crocchette

Se non sai rinunciare alla praticità del cibo già confezionato e pronto per l’alimentazione del tuo cane, hai queste due alternative: cibo umido o crocchette. Che puoi anche scegliere di alternare o mischiare per rendere più varia e gustosa l’alimentazione del cane.

Il cibo umido è un buon compromesso tra praticità e naturalità dell’alimento.

Partendo dal presupposto che tu scelga un prodotto di alta qualità, il cibo umido ha i seguenti vantaggi per il tuo cane:

  • è naturalmente ricco in acqua e quindi aiuta a garantire una buona idratazione dell’organismo del tuo cane;
  • in genere è molto appetibile, quindi il tuo cane lo mangerà con gusto;
  • decisamente più digeribile del cibo secco.

A questi possiamo aggiungere alcuni vantaggi anche per te:

  • è facile da stoccare in casa, anche per lunghi periodi di tempo;
  • ti basta un attimo per servire al tuo cane un pasto bilanciato e completo;
  • è comodo anche in caso di spostamento per viaggi e vacanze.

Per quanto riguarda le crocchette, la base di partenza è sempre la stessa: scegli un cibo di alta qualità.  Posto questo irrinunciabile fattore, puoi poi scegliere tra due principali tipologie di crocchette:

  • cibo secco pressato a freddo;
  • crocchette estruse.
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Le prime sono un po’ la novità degli ultimi anni. Sono prodotti secchi ottenuti lavorando le materie prime a temperature più basse rispetto a quelle necessarie per la produzione di una crocchetta estrusa. Rispetto a queste ultime, hanno anche il vantaggio di una maggiore digeribilità.

Questa maggiore digeribilità la puoi verificare con un piccolo test. Metti in un bicchiere d’acqua una crocchetta estrusa e in un altro bicchiere di acqua una crocchetta pressata a freddo. Vedrai che la prima tenderà a gonfiarsi, assorbendo grandi quantità di acqua, mentre la seconda si scioglierà.

Sono gli stessi processi che hanno luogo nello stomaco del tuo cane. La crocchetta estrusa si gonfia e richiede lunghi tempi di digestione. Quella pressata a freddo, sciogliendosi, risulta più facilmente assimilabile e velocemente digeribile.

Ti è mai capitato che il tuo cane, per vari motivi, vomitasse il pasto consumato anche diverse ore prima e di vedere che le crocchette erano ancora praticamente integre? Ciò accade solo con le crocchette estruse, non con il cibo secco pressato a freddo, che, sciogliendosi, rimane all’interno dello stomaco per meno tempo.

Questo è un bel vantaggio soprattutto per i cani di taglia grande, perché si riduce il rischio della tanto temuta torsione dello stomaco.

cibo umido o crocchette

Un’altra differenza tra i due tipi di crocchette è data dal fatto che le confezioni di crocchette estruse si conservano per periodi più lunghi, anche per anni. Sia grazie alla modalità di produzione che per i maggiori quantitativi di conservanti. Il cibo secco pressato a freddo ha invece tempi di conservazione nell’ordine di mesi.

Per entrambe le tipologie di crocchette c’è lo svantaggio di essere un’alimentazione secca, totalmente priva acqua. Il cane dovrà quindi avere sempre a disposizione acqua fresca da bere. 

Hanno però il vantaggio di essere l’alimentazione del cane più economica. Sia rispetto al cibo umido che all’alimentazione casalinga.

Inoltre sono praticissime da conservare in casa in appostiti contenitori sigillati, nel momento di servire il pasto al cane e in caso di viaggi e spostamenti.

Alimentazione a seconda dell’età

Anche l’età del cane è un fattore che può influenzare il tipo di alimentazione da scegliere per il nostro cane. Quindi se hai un cucciolo, un cane adulto o un cane anziano, dovrai adeguare la sua alimentazione alla sua età. Tenendo conto comunque anche altri fattori come la razza, l’attività fisica che il cane svolge, il suo stato di salute e la stagione in cui ci troviamo.

Un fattore che invece accomuna l’alimentazione a qualunque età è la qualità degli alimenti. Così come l’obbiettivo di mantenere il cane sano e forte, con una struttura fisica robusta e mai grasso o in sovrappeso.

alimentazione del cane casalinga

Puoi considerare il tuo cane in linea se, guardandolo dall’alto, riesci a percepire visivamente il punto vita. E se, toccandone la cassa toracica, riesci a percepire sotto le dita, le ultime costole, quelle più vicine alla pancia. Se non riesci ad individuare il punto vita, c’è il rischio che il tuo cane sia troppo cicciottello e sarebbe meglio se riuscisse a dimagrire un po’.

Al contrario, sarà troppo magro se si percepiscono tutte le costole, non solo al tatto, ma anche alla vista e se sono in evidenza le creste iliache, le ossa del bacino. In questo caso, il tuo cane avrà bisogno di un’alimentazione più ricca per sviluppare massa muscolare.

Cucciolo

Il cucciolo ha un fabbisogno energetico superiore a quello di un cane adulto, in quanto il suo organismo richiede energia, non solo per le attività quali muoversi, esplorare, giocare e imparare, ma anche per crescere e sviluppare la sua struttura da cane adulto.

I cani crescono molto velocemente. A circa un anno di età, hanno già sviluppato circa l’80% della struttura che avranno da adulto. Con tutte le eccezioni relative alle varie razze. Infatti i cani di piccola taglia possono raggiungere la struttura da adulto anche prima dell’anno di età. I cani di grossa taglia possono invece metterci più tempo.

I cani di grossa taglia sono molto delicati in fase di crescita e l’alimentazione influenza in maniera diretta il loro sviluppo. Crescendo molto velocemente, è fondamentale fornire loro tutti i sali minerali e i micro nutrienti necessari allo sviluppo di un apparato muscolo-scheletrico sano e forte. E scongiurare così patologie invalidanti come la displasia dell’anca, la cui insorgenza può essere favorita da un’alimentazione sbagliata.

In particolare, se l’alimentazione scelta per il cucciolo è quella casalinga, sia essa a crudo o a cotto, è fondamentale farsi seguire da un veterinario nutrizionista che possa monitorare la crescita del cucciolo e modificare la sua dieta in base a come sta crescendo il cane.

Se la scelta cade su un’alimentazione di tipo industriale, come crocchette e cibo umido,  è necessario optare per quei prodotti che possano garantire tutti i micro e macro nutrienti necessari allo sviluppo del cucciolo.

alimentazione del cane a seconda dell eta

Oggi sul mercato è possibile trovare prodotti che vanno a soddisfare le specifiche esigenze di un cucciolo di razza di taglia grande come uno di taglia piccola. Con il vantaggio aggiuntivo di essere già ben bilanciati per garantire il corretto sviluppo del cucciolo. È comunque necessario monitorare lo sviluppo del cucciolo per poter eventualmente intervenire con un alimento più adatto alle esigenze di ciascun individuo.

L’alimentazione del cucciolo non va mai sottovalutata, perché dalla sua salute nelle fasi di crescita e dalla sua alimentazione dipende la salute del cane adulto e di come vivrà la sua vita. Un’alimentazione sbagliata da cucciolo può creare danni alla flora intestinale del cane, con il rischio di lasciare strascichi che il cane si porterà dietro per tutta la vita. 

Adulto

Per quanto riguarda l’alimentazione del cane adulto, i fattori da prendere in considerazione sono la razza, la struttura fisica di quella razza, l’attività fisica che svolge il cane, il fatto che sia sterilizzata o castrato e le sue esigenze individuali.

Ci sono cani appartenenti alla stessa razza, con struttura fisica e peso molto simili, che possono avere esigenze nutrizionali completamente diverse. Ogni individuo è a sé e ciò che va bene per uno, può non essere l’ottimale per l’altro.

Per quel che riguarda i cani sterilizzati o castrati, c’è una tendenza generale all’aumento di peso. Per ovviare a questo problema, oltre all’alimentazione, è necessario prestare la massima attenzione all’attività fisica. I soggetti castrati o sterilizzati spesso diventano più tranquilli e pigri, il che può rappresentare un ottimo alibi per ridurre l’attività fisica del cane da parte del proprietario, assecondando la minore voglia di moto del cane. Questo è un grave errore, in quanto stimolando correttamente il cane al movimento e all’attività, potrai ottenere il risultato di un cane attivo e in forma nonostante la castrazione o la sterilizzazione.

Anziano

Mantenere un cane magro e in forma durante tutta la vita, garantirà una vecchiaia più sana, attiva e lunga.

Tendenzialmente i cani anziani sono più sedentari e tranquilli dei cani più giovani. Con l’avanzare dell’età, imparano a dosare le energie e a evitare sforzi eccessivi, di conseguenza, anche la loro alimentazione andrà modificata in modo da garantire il mantenimento del loro benessere.

Per i cani anziani può essere utile la scelta di alimenti con un ridotto contenuto di grassi. Così da evitare il rischio di sovrappeso e le conseguenze negative sull’apparato muscolo-scheletrico e sul cuore.

Raggiunta la terza età, se il cane è in buona salute, altri due fattori a cui fare attenzione sono: l’idratazione e la masticazione.

Nel caso in cui il cane abbia seguito una dieta industriale a base di crocchette per tutta la sua vita, sarebbe auspicabile passare a un’alimentazione a base di cibo umido. In questo modo, oltre a favorire una maggiore idratazione dell’organismo e sopperire a difficoltà di masticazione, legate ad esempio a perdita di denti o altri problemi a livello della bocca, risulterà anche più digeribile. I cani anziani infatti, hanno un apparato digerente che, col passare del tempo, diventa più delicato.

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Se invece il cane è sempre stato alimentato con un’alimentazione casalinga, a crudo o a cotto, potrà mantenerla anche negli anni della vecchiaia, con l’accorgimento di ridurre le dimensioni dei bocconi messi in ciotola. Come accennato poco sopra, problemi ai denti e minore forza della muscolatura della mandibola, fanno sì che il cane anziano riduca la masticazione. Onde evitare che ingoi bocconi troppo grossi, è meglio optare per carne macinata o tagliata in piccoli pezzi.

Inoltre, per la maggiore sensibilità del suo apparato digerente, potrebbe sviluppare intolleranze o incapacità di digestione di alcuni alimenti, che in giovane età non gli davano problemi. È quindi necessario monitorare la digeribilità degli alimenti che mettiamo nella ciotola nel nostro vecchietto e modificare la dieta in funzione delle sue nuove esigenze.

Da ultimo, potrebbero essere necessari degli integratori di vitamine e minerali per rafforzare il loro sistema immunitario, supportare il loro apparato muscolo-scheletrico e contrastare l’invecchiamento cerebrale. 

Alimentazione del cane a seconda delle stagioni

Le esigenze dell’organismo del cane cambiano in funzione della stagione e della temperatura esterna, per cui è importante cambiare la sua alimentazione a seconda delle stagioni.

In particolare il momento del cambio di stagione possono essere supportati con integratori di vitamine, sali minerali e altri micro nutrienti, che sostengono e rinforzano il fisico del cane nel passaggio dal caldo al freddo e viceversa. 

Autunno-inverno

Con l’arrivo della stagione fredda, l’alimentazione del cane dovrà diventare più abbondante e ricca di grassi e proteine, soprattutto se vive la maggior parte del tempo all’esterno. Questo permette al suo organismo di sviluppare lo strato di grasso sottocutaneo necessario a proteggersi dal freddo e favorire la muta, con la crescita di una folta pelliccia e del sottopelo che gli permetterà di tollerare freddo e pioggia.

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Durante la stagione fredda inoltre, il cane è portato a muoversi di più, a fare più attività fisica e a lasciarsi maggiormente coinvolgere in giochi e lunghe passeggiate. Al contrario della stagione calda, che lo spinge a minimizzare l’attività fisica per evitare il rischio di colpi di calore. 

Sia che l’alimentazione del cane sia di tipo industriale che di tipo casalingo, quello che è importante è l’aumento dell’apporto calorico in modo da sopperire alla maggiore richiesta di energia da parte del cane. Favorisci quindi alimenti come carne rossa, quali manzo e agnello, o pesce, come salmone e tonno, ma anche una minima dose di carboidrati come pasta e riso.

Primavera-estate

Nella stagione calda invece, il nostro cane tenderà a mangiare meno. Primavera ed estate sono spesso associate a una maggiore spossatezza del cane, che tenderà a restare rintanato in qualche angolo fresco della casa o del giardino durante le ore più calde. Per rimettersi in movimento e tornare attivo solo nelle ore più fresche. 
Proprio le ore più fresche sono il momento ideale per offrire il pasto al cane. Alcuni soggetti tendono infatti a rifiutare il cibo quando il clima è troppo caldo. 

Come nel passaggio ai mesi più freddi, anche l’arrivo della bella stagione è accompagnato dalla muta, associata alla perdita del sottopelo non più necessario nei mesi caldi.

In questa stagione è bene favorire alimenti particolarmente ricchi in acqua per garantire una buona idratazione del cane ed evitare la disidratazione. Meglio scegliere alimenti umidi, da preferire a quelli secchi se utilizzi un’alimentazione di tipo industriale, e alimenti freschi e ipocalorici, in caso di dieta casalinga a crudo o a cotto.

Inoltre, essendo minore l’attività fisica svolta dal cane e di conseguenza anche il suo dispendio energetico, è preferibile passare ad una dieta più leggera, riducendo le dosi e optando per alimenti meno calorici. Così da garantire al cane il giusto apporto di nutrienti ma senza appesantirlo, come alimenti a base di tacchino, coniglio o pesce bianco.

Se lasciare dell’acqua a disposizione del cane è una regola fondamentale per tutti i mesi dell’anno, nei mesi caldi diventa indispensabile assicurarsi che l’acqua fresca e pulita sia sempre disponibile e accessibile al cane.

Queste sono solo alcune regole generali, è importante ricordarsi che ogni cane è a sé. Per ogni dubbio, il punto di riferimento è il veterinario nutrizionista che potrà aiutarti ad adeguare la dieta e la tipologia di alimenti più adatta al tuo cane, in ogni fase della vita e in ogni stagione, considerando il suo specifico stato di salute.

Alimentazione in gravidanza

La gravidanza nel cane dura circa 60 giorni. Per mamma e cuccioli è un momento delicato, così come la successiva fase di allattamento. La qualità dell’alimentazione in questo periodo è un fattore essenziale per garantire la salute di entrambi.

Durante la gravidanza

La gravidanza del cane viene suddivisa in due fasi.

La prima fase corrisponde al primo mese e in questo periodo non è necessario fare alcun cambiamento particolare nella dieta della futura mamma.

In genere questa fase è caratterizzata da possibile inappetenza e spossatezza causati dai cambiamenti fisici che la gravidanza porta con sé. Passati questi primi giorni, il cane può essere alimentato con il suo solito cibo e le dosi abituali.

Tutto cambia quando si entra nella seconda fase, che corrisponde al secondo mese di gravidanza. A questo punto le esigenze nutrizionali della femmina cambiano. Sarà necessario garantire un maggior apporto calorico e, se il veterinario lo ritiene utile, un’eventuale integrazione con sali minerali, tra cui calcio e fosforo in particolare, e vitamine per favorire il corretto sviluppo dei cuccioli e il mantenimento in salute della madre.

Verrà quindi aumentato il numero dei pasti della madre. Senza mai eccedere con il quantitativo di cibo di ogni singolo pasto. In quanto lo sviluppo dei cuccioli nel ventre materno, ridurrà lo spazio a disposizione dello stomaco. Meglio quindi fornire pasti più ridotti più spesso, che pochi pasti abbondanti.

La razione giornaliera aumenterà gradatamente fino ad arrivare anche al 50% in più rispetto alla razione normale del cane. Anche il tipo di alimento in questa fase può essere cambiato e in genere corrisponde al cibo che poi verrà utilizzato durante lo svezzamento dei cuccioli. 

alimentazione in gravidanza

Il peso della madre va sempre monitorato per evitare sottoalimentazione, che potrebbe mettere a repentaglio vita e salute di madre e cuccioli che non avrebbero sufficientemente sostentamento. Ma anche la sovralimentazione va evitata. Infatti l’accumulo eccessivo di grasso renderebbe più difficoltose le contrazioni uterine e il parto. Rischiando, anche in questo caso, di creare problemi per la salute sia alla madre che ai cuccioli.

Durante l’allattamento

Anche in fase di allattamento le richieste energetiche sono elevate, anche più che in gravidanza.

Durante l’allattamento l’aumento del cibo per la neo mamma potrà essere anche di 2 o 3 volte superiore rispetto alla normale razione del cane.

Il tipo di alimento utilizzato in questa fase è quello che verrà utilizzato successivamente in fase di svezzamento. Questo per due motivi, il primo perché l’alimento per cuccioli in crescita è più nutriente e digeribile rispetto alla normale alimentazione di un cane che deve mantenere il suo peso forma. In secondo luogo perché, attraverso il latte, i cuccioli ricevono gli stessi nutrienti che troveranno poi nel cibo nel momento dello svezzamento. Questo crea una sorta di memoria gustativa che faciliterà il loro passaggio dal latte materno all’alimentazione successiva.

Oltre al cibo, non dimenticare l’acqua, da lasciare sempre a disposizione. Necessaria per l’idratazione della madre impegnata nel difficile compito di prendersi cura dei suoi cuccioli, ma anche per la produzione del latte per i cuccioli.

Alimentazione per cani diabetici

Anche i cani possono diventare diabetici. E i soggetti maggiormente colpiti sono gli anziani e le femmine. Ci sono razze più predisposte a sviluppare il diabete rispetto ad altre come lo Schnauzer Nano, il Bassotto e il Samoiedo. Altre come il Golden Retriever, il Pastore Tedesco e il Boxer hanno bassissime probabilità di sviluppare il diabete.

Una volta diagnosticato il diabete, i fattori che influenzano la qualità della vita del nostro cane, sono tre:

  • la terapia insulinica;
  • una corretta e regolare attività fisica;
  • la giusta alimentazione.

Per quel che riguarda l’alimentazione, sarà il veterinario a formulare la dieta più adatta alle esigenze del nostro cane. Ogni soggetto ha le sue specifiche esigenze energetiche, ci sono infatti soggetti diabetici che tendono ad ingrassare e altri invece che rischiano di dimagrire eccessivamente.

alimentazione per cani diabetici

La corretta alimentazione per un cane diabetico deve includere:

  • la corretta idratazione del cane, perché il diabete è sempre associato ad una elevata perdita di liquidi;
  • un elevato apporto di proteine, in modo da limitare la perdita di massa magra e sostenere la struttura muscolare del cane;
  • un ridotto quantitativo di carboidrati e la scelta di quelli più adatti a tenere sotto controllo l’indice glicemico.

I pasti devono essere forniti ad orari fissi, per evitare sbalzi nella glicemia nel corso della giornata. Snack e spuntini extra sono banditi dalla dieta del cane glicemico per lo stesso motivo.

Alimentazione del cane con altre patologie

L’alimentazione è la prima forma di medicina in caso di malattie e malessere. Ma per usarla come tale, è necessario avere la giusta consapevolezza e la conoscenza non solo del cibo, ma anche della patologia che si vuole curare o anche solo tenere sotto controllo per evitare che peggiori.

Alcune malattie, per cui l’alimentazione può fare la differenza, sono:

  • l’epilessia;
  • la displasia;
  • la disbiosi.

Epilessia

L’epilessia è una malattia neurologica che si manifesta con crisi caratterizzate da spasmi e contrazioni muscolari.

Ci sono razze più predisposte a soffrire di epilessia. Tra queste il Border Collie, il Labrador Retriever, l’Australian Shepherd ma anche i meticci di queste razze o altre a loro volta più soggette a questa patologia.

Se un cane soffre di epilessia, sembra sia meglio favorire un’alimentazione a base di cibo fresco. Evitando invece crocchette o cibo industriale in generale che contiene alte quantità di carboidrati.

alimentazione del cane con altre patologie

Questo per due motivi:

  1. i cani che soffrono di epilessia sono costretti all’assunzione di farmaci a vita. Si tratta di medicinali che possono andare ad affaticare fegato e reni. Un’alimentazione di cibo fresco e di alta qualità permette di meglio garantire il corretto funzionamento di questi organi. La dieta può infatti essere così formulata sulle specifiche esigenze di ogni soggetto.
  2. da vari studi compiuti, si è visto che un’alimentazione priva di carboidrati e ricca di proteine, aiuta a ridurre frequenza e intensità delle crisi epilettiche. Pur non permettendo al cane di fare a meno dei medicinali.

Displasia

La displasia di anche e gomiti è una malformazione dell’articolazione che nel tempo porta allo sviluppo di artrosi. La qualità della vita del cane viene notevolmente ridotta, in quanto al displasia porta con sé dolore e difficoltà nei movimenti del cane.

Per questa patologia, l’alimentazione sembra giocare un ruolo primario sia in fase di prevenzione che nel momento in cui la displasia si manifesta. In entrambi i casi, anche l’attività fisica è un fattore da non sottovalutare.

Per il cucciolo in crescita viene raccomandato di evitare un eccessivo apporto calorico che determinerebbe uno sviluppo troppo rapido del cane. Soprattutto nelle razze di taglia grande. Un peso eccessivo andrebbe a gravare sulle sue ancora fragili articolazioni, in quanto ancora in formazione.

Parallelamente è necessario che il cucciolo riceva il giusto apporto di sali minerali, in particolare calcio e fosforo, per il corretto sviluppo osseo.

Sia per il cucciolo che per l’adulto displasico è fondamentale non ingrassare. L’alimentazione deve essere ricca di proteine e povera in carboidrati. Così da favorire lo sviluppo muscolare a compensazione e sostegno delle articolazioni compromesse e scongiurare il rischio obesità.

Per i cani displasici, il mantenimento della forma fisica e della tonicità muscolare è prioritario. Tra le attività fisiche più adatte a questi soggetti, la migliore è il nuoto. Che permette al cane di muoversi e sviluppare muscolatura, senza mettere le articolazioni sotto stress.

Disbiosi

La disbiosi è uno squilibrio del microbiota intestinale. Quindi di quell’insieme di microorganismi che popolano l’intestino del cane e permettono l’assorbimento dei nutrienti.

Quando tutto funziona come deve e il microbiota è ricco e vario, si parla di eubiosi. Quando l’equilibrio si spezza, il cane può soffrire di disbiosi.

Le cause possono essere diverse:

  • genetiche;
  • legate alla madre e alla nascita per parto cesareo;
  • mancato o insufficiente allattamento da parte della madre;
  • eccessivo utilizzo di antibiotici;
  • problematiche di tipo comportamentale come ansia, paura e stress.

La disbiosi si manifesta in diversi modi, attraverso ad esempio diarrea frequente, vomito, inappetenza alternata a voracità, coliche, momenti in cui il cane mangia enormi quantità di erba.

Essendo coinvolto direttamente l’intestino, è chiaro che l’alimentazione qui giochi un ruolo chiave. La difficoltà è però data dal fatto che per ogni individuo la soluzione al problema può essere diverso e specifico.

Possono volerci molto tempo e svariati tentativi per trovare la giusta alimentazione per un cane disbiotico.  Fondamentale è individuare la causa preponderante della disbiosi di quel cane e lavorare affiancati dal veterinario per riuscire ad uscire da questa situazione problematica.

In alcuni casi può essere utile l’utilizzo di specifici integratori come la curcuma o l’aloe vera, che aiutano a ridurre l’infiammazione intestinale. Altre volete la chiave risolutiva è rappresentata dalla variabilità alimentare. Alte volte ancora l’abbinamento ad un percorso comportamentale può essere la soluzione, essendo nota la stretta connessione tra intestino e cervello. Nei casi più gravi, la soluzione potrebbe essere rappresentata dall’utilizzo di antibiotici, pur essendo questi annoverati tra le cause della disiosi. In certi casi rappresentano invece la soluzione.

 

Per ogni patologia fai sempre riferimento al veterinario per trovare i giusti consigli su come alimentare il tuo cane, sia quando è in salute, ma anche e soprattutto quando ha una patologia che potrebbe inficiare la qualità della sua vita.

 

Alimentazione del cane: cosa è vietato

Esistono degli alimenti che è meglio che il cane non mangi. Né all’interno della sua dieta né come snack.

Questo perché si tratta di alimenti tossici per il cane, perché il suo organismo non possiede gli enzimi necessari alla loro digestione.

Per cui, evita di dare al tuo cane i seguenti alimenti:

  • cioccolato e cacao
  • cipolla
  • zucchero e dolciumi che contengono zucchero e dolcificanti
  • uva e uvetta
  • avocado
  • noci di Macadamia
  • ossa cotte di qualunque tipo
  • sale
  • insaccati.