Consigli per affittare casa

Affittare casa non è impresa facile di questi tempi.

Tuttavia, la ricerca di appartamenti in affitto è aumentata, a causa della crisi del settore immobiliare, rispetto alle compravendite.

La situazione, infatti, ha reso più difficoltoso accedere ai finanziamenti per chi desidera comprare, da una parte, ma, dall’altra, sempre più proprietari affittano utilizzando nuove forme locatizie.

Abbiamo detto che affittare è difficile, ma non impossibile. Seguici e ti daremo tutti i consigli che ti serviranno per affittare casa senza problemi.

Come affittare casa

Per affittare casa puoi procedere in due modi diversi se sei un privato:

  • accollandoti tutto il lavoro di ricerca;
  • affidandoti ad un’agenzia immobiliare che ti sgraverà del lavoro di ricerca e della gestione della burocrazia per la sottoscrizione del contratto.

Se la tua scelta ricade sulla seconda opzione, dovrai contattare telefonicamente l’agenzia, o le agenzie a cui vuoi affidarti ( consiglio non più di tre per non creare confusioni). Fissare, quindi, un appuntamento ed esporre tutte le caratteristiche che deve avere la casa che stai cercando alla persona che ti riceverà. Infine, attendere da lei proposte immobiliari adeguate.

Appoggiarsi ad una agenzia immobiliare ha il vantaggio di andare a vedere solo immobili selezionati in base alle tue esigenze, risparmiandoti così tutta la prassi della ricerca e di verifica della documentazione dell’immobile, nonché la parte contrattualistica che viene svolta dall’agenzia.

Tutto questo però ha un costo, che si va ad aggiungere alle spese legate alla locazione.

Se, invece, decidi di affittare casa senza la mediazione di un’agenzia, le cose che puoi fare sono essenzialmente tre:

  1. scrivere un annuncio;
  2. cercare porta a porta;
  3. affidarti a internet.

Scrivere un annuncio

Scrivere un annuncio funziona sempre: puoi pubblicarlo sui giornali locali; stampare volantini da appendere alle fermate del bus o nelle bacheche dei supermercati di zona; oppure, più semplicemente, creare un annuncio su un sito immobiliare rivolto ai privati.

Cercare porta a porta

Fare una passeggiata per le vie della zona dove cerchi ti può essere di grande aiuto. Sicuramente, ti imbatterai in cartelli con su scritto “affittasi” attaccati alle balaustre dei balconi, fuori dai portoni, alle fermate dei bus o nelle bacheche dei supermercati.
Una fonte molto utile per sapere di eventuali appartamenti in affitto nel quartiere sono i baristi, che hanno più facilmente informazioni, grazie al grande afflusso di clientela che hanno nei propri esercizi.

Affidarsi ad Internet

Si tratta di un’operazione estremamente semplice: basta googlare “cercasi casa in affitto”, o più semplicemente “affittasi” seguito dalla città e dal quartiere nel quale intendiamo affittare la nostra prossima casa. Compariranno subito diversi siti di annunci immobiliari, sia di privati che di agenzie. Basta prestare un po’ di attenzione se non vuoi imbatterti in un’ agenzia.

Il vantaggio di internet è che quasi tutti gli annunci sono corredati di foto, o piccoli video per cui ti puoi già fare un’idea della casa.

Una volta trovato l’annuncio che rispecchia le tue esigenze, è buona norma andare a vedere l’immobile per verificare che rispecchi quanto scritto nell’annuncio e, soprattutto, che gli spazi siano consoni alle tue necessità. Per far ciò occorre contattare il proprietario.

Come contattare il proprietario

Il proprietario va sempre contattato telefonicamente.

A meno che sull’annuncio non ci siano indicazioni diverse, come “lascia un messaggio” o “invia una mail”, il proprietario va sempre contattato tramite il numero presente sull’annuncio. La telefonata non da adito a fraintendimenti che potrebbero, invece, nascere attraverso un sms o messaggi in chat.

Visionare l’immobile

Anche se stiamo parlando di un affitto e non di un acquisto, è sempre buona norma visionare l’immobile prima di penderlo.

Se affitti un immobile non arredato, cerca di capire se le dimensioni e la disposizione delle stanze sono adatte al tuo arredamento. Se, invece, stai guardando un appartamento arredato accertati che questo sia funzionale e di tuo gusto. Accertati anche che finestre, infissi e tapparelle chiudano bene, che negli angoli del soffitto di bagno e cucina non ci siano macchie di muffa.

Verifica che il prezzo richiesto sia quello pubblicato nell’annuncio e chiedi sempre a quanto ammontano le spese condominiali, per non avere brutte sorprese.

Infine, se hai un amico a quattro zampe assicurati che sia possibile ospitarlo.

Requisiti della casa da affittare

Cercare casa in affitto, soprattutto se non ci si appoggia ad un’agenzia immobiliare, è una cosa che richiede tempo, per cui occorre procedere con un certo metodo.

Prima di metterti alla ricerca di casa devi avere ben in testa tre cose:

  • zona;
  • tipologia;
  • prezzo.

Ti sembrerà una banalità ma, dopo 17 anni in agenzia immobiliare, posso garantirti che la maggior parte delle persone entra pensando di affittare o comprare una tipologia di immobile e poi finisce per prendere altro.

Per cui, regola numero uno per non perdere tempo è valutare bene i requisiti della casa da affittare.

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Zona

Dove cercare? C’è chi cerca vicino al lavoro per non doversi spostare con l’auto o con i mezzi pubblici tutte le mattine. Qualcuno preferisce cercare vicino a case dei genitori per avere maggiore comodità nell’affidare i bambini quando va a lavorare. Altri, ancora, preferiscono il silenzio e la serenità della campagna, oppure chi la comodità della città, o il fascino del centro storico.

Tipologia

Di tipologie ce ne sono tante, tutte valide. La scelta di una rispetto ad un’altra dipende dalle esigenze personali di ognuno.

Un monolocale “super-carino” può andar bene per un/a single, una famiglia con due figli ed un cane sicuramente cerca un immobile di ampie dimensioni. C’è chi preferisce la comodità di un appartamento su un piano e chi una villetta a schiera su più piani, per tenere ben separate la zona giorno da quella notte. C’è chi adora la vista mozzafiato di un attico e chi preferisce un appartamento al piano terra con giardino per l’amico a quattro zampe.

Come vedi di tipologie di immobili ce ne sono tante e per tutti i gusti ma, prima di metterti alla ricerca, capisci se il tuo budget te lo permette.

Prezzo

No, non voglio farti i conti in tasca, non siamo in agenzia dove ti chiedono copia della tua busta paga per vedere se sei un cliente solvibile e riesci a pagare l’affitto.

Il consiglio che ti do è molto semplice, ma importante. Fissa come tetto massimo di spesa per l’affitto ad un terzo delle tue entrate. Questo è il principio che usano le banche per finanziare un mutuo. Un terzo, non di più. Due terzi ti serviranno per la gestione della casa, oltre a cibo, vestiario e qualche extra, come ad esempio un cinema o una pizza con gli amici.

Se il concetto di un terzo non ti è chiaro ti faccio un semplice esempio: mettiamo che tu sia single e che il tuo stipendio medio mensile sia di 1500, la cifra massima che ti consiglio di spendere per l’affitto è di 500€ al mese.

Contratto di affitto: sottoscrizione e registrazione

Trovato l’immobile giusto occorre procedere con la sottoscrizione di un contratto di locazione.

Esistono diversi tipi di contratto:

  • Contratto a canone libero (o ordinario): ha una durata di 4 anni rinnovabile per altri 4. Il canone di affitto viene concordato liberamente fra le parti ( proprietario ed inquilino).
  • Contratto a canone concordato (o convenzionato): la sua durata è di 3 anni rinnovabile per altri 2. Il canone di questo tipo di contratto viene calcolato in base a parametri messi a punto dall’accordo territoriale fra Comune e associazioni di categoria locali, non può essere concordato liberamente fra le parti.
  • Contratto transitorio: ha una durata da 1 a 18 mesi. Il canone viene calcolato in base agli accordi territoriali nei comuni ad alta densità abitativa.
  • Contratto per studenti universitari: ha una durata da 6 a 36 mesi. Il canone viene calcolato in base agli accordi territoriali e può essere sottoscritto solo nei comuni sede di università o comuni limitrofi.
  • Contratto breve: dura da 1 a 30 giorni e il canone viene liberamente concordato.

Come vedi, esistono diversi contratti e per ognuno vi sono modelli prestampati, scaricabili anche da internet. Una volta scaricati, basta integrarli delle parti mancanti con dati anagrafici di entrambe le parti, dati dell’immobile e accordi presi fra conduttore e locatore.

Nel caso tu non voglia utilizzare un modello già precompilato, ma decida di procedere alla stesura di un contratto ex novo, tieni presente che per essere valido un contratto deve contenere i seguenti elementi:

  • Identificazione delle parti: i dati di riconoscimento sia del proprietario che dell’inquilino (nome cognome, data nascita residenza e codice fiscale).
  • Identificazione dell’immobile : dati catastali, indirizzo, disposizione e certificazione energetica.
  • Durata del contratto: giorno mese e anno di inizio contratto e di fine.
  • Importo del canone annuale e modalità di pagamento.
  • Deposito cauzionale: quante mensilità si danno di cauzione a garanzia degli obblighi assunti nel contratto.
  • Data di stipula : giorno della firma del contratto è indispensabile
  • Firma di entrambe le parti.

Registrazione del contratto

Firmato il contratto, ci sono 30 giorni di tempo per procedere alla sua registrazione presso l’Agenzia delle entrate.

Questo adempimento spetta al proprietario, ma l’inquilino deve corrispondere il 50% delle imposte di registro e la spese di bollo (se previsti al regime fiscale scelto dal proprietario). L’inquilino deve pretendere, entro 60 giorni dalla sottoscrizione del contratto, copia registrata dello stesso, perché anche se la registrazione è un adempimento in capo al locatore, il conduttore “rimane in solido”. Cosa vuol dire? Significa che, se il proprietario non registra il contratto (per cui la locazione è “in nero”) e l’Agenzia delle entrate accerta l’evasione, verrà sanzionato anche l’inquilino.

Consigli per gli affitti brevi

Il decreto legge 50/2017 ha introdotto una nuova forma di locazione per gli immobili ad uso abitativo, che prende il nome di “locazione breve“.

Questi contratti hanno una durata inferiore ai 30 giorni, pertanto, non necessitano di registrazione, ma è richiesta comunque la forma scritta. Il canone viene concordato liberamente fra le parti.

Il proprietario ha l’obbligo di registrare l’ospite entro 24 ore dal suo arrivo sull’apposito sito della Polizia di Stato.

I miei consigli, per ora, si fermano qui!

Se hai domande, vuoi aggiungere informazioni, o raccontarci la tua esperienza nella ricerca di una casa da affittare, puoi scrivermi nei commenti!