Kombucha, cos’è?
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Il mondo del tè è pieno di sorprese, che non finiscono mai di incuriosirci. Il Kombucha è una bevanda ottenuta dalla fermentazione di tè e SCOBY, acronimo dell’inglese Symbiotic Colture Of Bacterias and Yeast, una coltura di lieviti e batteri. Negli ultimi anni è diventato sempre più popolare, soprattutto grazie alle proprietà benefiche di cui è portatore.
Con questo articolo ti spiegherò che cos’è il Kombucha, perché fa bene e soprattutto come si prepara. Infatti è possibile farlo in casa, prestando però attenzione ad alcune condizioni fondamentali che vedrai di seguito.
Il Kombucha è una bevanda probiotica, in quanto la fermentazione dei batteri e dei lieviti riesce a dare un apporto positivo al nostro organismo, rafforzando la flora intestinale.
La sua storia risale a più di mille anni fa e si dice che durante la dinastia Qin l’imperatore cinese, ossessionato dal desiderio di essere immortale, avesse scoperto questa bevanda e ne traesse beneficio, convinto che l’avrebbe portato alla vita eterna.
Si dice anche che i primi a bere il Kombucha furono i Samurai nel decimo secolo a.C., perché dava loro forza ed energia prima della battaglia.
Il nome che usiamo anche oggi sembra derivi dal medico giapponese Kombu, che curò l’imperatore con questa bevanda ottenuta dalla fermentazione di tè e microrganismi. L’imperatore guarì e la bevanda prese il nome del medico, in suo onore.
Benefici e proprietà del Kombucha
Il Kombucha è particolarmente positivo per il nostro organismo, basti pensare alla fermentazione dei batteri e dei lieviti, che insieme alle normali proprietà del tè aiutano la nostra flora batterica e intestinale. Infatti il Kombucha è riconosciuto come bevanda antiossidante, soprattutto grazie alla presenza dei polifenoli nel tè.
Inoltre il Kombucha è un ottimo alleato per la protezione dell’intestino e dello stomaco, rafforza il sistema immunitario e purifica il fegato.
Come prepararlo
Un po’ come quando ci impegnamo a far crescere il lievito madre in casa, l’idea di far sopravvivere dei microrganismi un po’ ci preoccupa: ci saranno le condizioni ideali, il risultato sarà buono e non nocivo per chi assaggerà ciò che preparerò? Anche per il Kombucha è necessario adottare alcune regole fondamentali, ma andiamo con ordine.
Ingredienti
- Acqua;
- Tè in foglia, circa 10 grammi di foglie di tè per un litro d’acqua;
- Zucchero di canna, circa 100 grammi per un litro d’acqua;
- 1 SCOBY da circa 100 grammi per un litro d’acqua;
- Kombucha proveniente da un’altra fermentazione, definito Starter, di cui servono tra i 50 e i 100 ml.
Preparazione
Prima di tutto, porta a ebollizione l’acqua e infondi il tè in foglia. Per i Kombucha solitamente si usano quasi tutti i tipi di tè; quelli da preferire sono i tè neri, i tè verdi e oolong. In ogni caso è concesso sperimentare e trovare il proprio tè preferito alla base del Kombucha.
Successivamente aggiungi lo zucchero e mescola finché non si scioglie.
Dopo aver aggiunto lo Starter, è il momento di immergere lo SCOBY, che si nutrirà dello zucchero, portando così avanti la sua fermentazione.
Le tempistiche di preparazione del Kombucha sono scandite da una prima e da una seconda fermentazione, che ora vedremo nel dettaglio.
Si consiglia di riservare un grande barattolo di vetro per la conservazione del nostro preparato. Successivamente, è il caso di procurarsi delle bottiglie di vetro per proseguire con la fermentazione.
Fermentazione del Kombucha
Una volta chiuso il barattolo, la fermentazione dello SCOBY inizia e va lasciata agire per minimo una settimana. Dopodiché dipenderà dal gusto della bevanda e dalle nostre preferenze, se decideremo di far passare qualche giorno in più.
A questo punto filtra il Kombucha in altre bottiglie, nelle quali potrà avvenire la seconda fermentazione.
Questa avviene per meno tempo, circa due giorni, a temperatura ambiente. In questa fase i batteri producono anidride carbonica e quindi la bevanda comincerà a diventare frizzante.
Terminata questa seconda fermentazione, le bottiglie contenenti il Kombucha possono essere riposte in frigo.
Conservazione
Ti consiglio di non bere subito il contenuto della tua bottiglia, ma di aspettare un paio di giorni e iniziare a bere piccole quantità un po’ per volta, per abituare l’organismo a questa bevanda.
La conservazione ideale del Kombucha è in frigorifero, da 0 e 4 °C, temperatura alla quale i microrganismi cessano la fermentazione.
Dove acquistare il Kombucha
Se non te la senti di produrre un tuo Kombucha personale, sappi che esistono molti brand che da un paio di anni hanno iniziato a produrlo e a imbottigliarlo. Per questo non è insolito trovarlo in alcune drogherie o negozi forniti di un vasto reparto di bibite.
Anche il mondo di internet pullula di e-commerce specializzati nel Kombucha. L’offerta sta crescendo molto e l’unica soluzione è scoprire quale marchio fa più al caso nostro.