Le 5 scuse più comuni per non fare esercizio fisico
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Dai non alzare gli occhi al cielo pensando “ecco il solito articolo con le solite banalità”! Voglio proporti un altro modo di guardare a te stesso e allo sport.
In questo articolo tratto le 5 scuse più comuni per non fare esercizio fisico e vorrei lasciarti con un dubbio e una consapevolezza, che troverai alla fine dell’articolo. Se ancora non lo sai, o fai finta di saperlo, quelle che tu definisci valide motivazioni non sono altro che giustificazioni che dai a te stessa per non iniziare a fare sport.
“Ah, ecco e secondo te i figli, il lavoro, i pensieri, i gatti, i cani non sono valide motivazioni?”, mi contraddirai tu. Mi dispiace, ma NO! Te lo dimostro fra poco.
Prima di soffermarci ad elencare le tipologie di scappatoie mentali che sei in grado di trovare per non alzarti dal divano, però, voglio affrontare brevemente l’atteggiamento che caratterizza il fornirti continuamente scuse pur di non iniziare a fare esercizio fisico.
L’approccio solitamente è quello di ricercare all’esterno le cause della nostra impossibilità a fare qualcosa, trovando spesso motivi plausibili, credibili e verosimili.
Questi motivi appaiono ai tuoi occhi quantomai giustificabili. Io, invece voglio chiamarli con il loro vero nome: scuse.
Infatti, se solo provassi a spostare il focus da “cause esterne” a “cause interne”, scopriresti che la vera scelta su cosa puoi o non puoi fare è tua, non degli altri. Nel momento in cui ti assumi la responsabilità di cambiare, hai il 100% di probabilità di cambiare.
Quali sono, quindi, le scuse che ci raccontiamo più spesso per non fare sport?
Eccole qua:
- non ho tempo;
- sono troppo stanca;
- l’abbonamento in palestra è troppo caro;
- la fatica non fa per me;
- non trovo un’attività sportiva adatta.
Approfondiamole assieme!
Non ho tempo per fare esercizio
Questa scusa per non fare esercizio fisico è in cima alla classifica delle bugie che racconti a te stesso. Voglio farti una domanda: quanto tempo passi davanti alla Tv, o sui social o in chat?
Secondo i dati Eurispes e Audiweb, trascorriamo mediamente 4 ore e 34 minuti davanti alla Tv, 1 ora e 22 minuti a navigare su Internet e il resto su WhatsApp, Telegram et similia.
Che differenza c’è quindi, secondo te, tra chi dedica tempo allo sport e chi non la fa? Risposta sbagliata.
Non è il tempo, ma la volontà! Si, proprio la tua volontà di dedicare dello spazio temporale a te stesso.
Sono troppo stanco per fare esercizio fisico
Passare una giornata intera in ufficio con clienti e colleghi esigenti, oppure a fare la pallina da ping pong in mezzo al traffico per portare figli da un posto all’altro, ti fa indubbiamente stancare moltissimo mentalmente. Al livello fisico, però, hai fatto zero.
Come arrivi mentalmente alla sera? Sicuramente sfinito. Poi, l’indomani si ricomincia, magari pure anche più arrabbiati perché ci sentiamo un criceto nella solita ruota che gira.
Ti sei mai chiesto questa stanchezza da cosa deriva? La qualità della vita che conduci è strettamente collegata al “come ti senti”.
Non parlo solamente di avere un’alimentazione corretta, di non fumare o dormire una quantità di ore sufficienti per stare bene.
Parlo di curarti di altri due aspetti della tua esistenza:
- l’energia emotiva, ossia quello stato che ti fa essere sereno e positivo, invece che sempre arrabbiato, ansioso e irascibile;
- l’energia mentale, cioè l’insieme dei pensieri che affollano la nostra testa e che vengono quotidianamente sollecitati da informazioni, messaggi, post, notifiche, e-mail che l’iperconnessione ci regala.
Se vuoi saperne di più ti consiglio di approfondire qui.
Dopo tutto questo discorso non ti sembrerà strano se affermo che fare esercizio fisico moltiplica le energie al livello, fisico, mentale ed emotivo.
Sui benefici connessi a questi 3 stati dell’essere umano ne avevo parlato approfonditamente nel mio primo articolo.
Non ho soldi per pagare la palestra
Ti credo. Tra le varie spese fisse che mensilmente hai non riesci proprio a farci rientrare la palestra.
Questo, però, ti sembra davvero un valido motivo per non fare niente?
Vuoi continuare imperterrito a fare una vita senza nessuna attività fisica e a lamentarti: “oddio che mal di schiena”, “mamma ho preso 3 kg”, “non riesco a fare nemmeno una rampa di scale senza fiatone”?
Il mondo del fitness negli ultimi anni ha avuto una evoluzione incredibile non solo in tipologie di attività fisiche da poter sperimentare, ma anche in modalità di fruizione di queste attività.
Internet e i social media hanno permesso a trainer di tutto il mondo di connettersi con una platea di appassionati o neofiti, così come le persone hanno la possibilità di accostarsi all’home fitness in maniera professionale e per nulla improvvisata.
Ci sono discipline di tutti i tipi e livelli, addirittura c’è il “walk at home” per chi può inizialmente solo camminare, adatto ad esempio a chi ha problemi di peso importante e non vuole uscire fuori.
Cosa hai detto? Non vuoi stare dentro casa?
Bene. Esci e inizia a camminare.
Fai all’inizio almeno 3 km e poi incrementa fino ad arrivare ai mitici 10.000 passi al giorno, ovvero 8 km circa: vedrai dopo un mese un cambio non solo fisico, ma anche mentale. Te lo assicuro!
Non sopporto la fatica
Quello che mi chiedo continuamente è: ma che idea hai della fatica? A cosa la associ? Come te la immagini?
Sai, spesso e volentieri i nostri pensieri sono come la nostra ombra: se la guardiamo da lontano è immensa e lunghissima, poi, man mano che ci avviciniamo ad essa, l’ombra si rimpicciolisce e diventa della nostra misura.
Lo stesso concetto puoi applicarlo ad un problema, ad un pensiero o ad una idea, come quella della fatica.
Se pensi alla fatica, senza darle una forma concreta, sarai vittima solo dei tuoi pensieri. Se invece la applichi a qualcosa allora rimarrai stupito.
Comincia dunque nel darti un obiettivo di allenamento smart: specifico, misurabile attuabile, realistico, per il tempo a disposizione.
Poniti, cioè, un obiettivo che sai puoi raggiungere. Mano a mano, poi, incrementalo facendolo diventare sempre più faticoso, mantenendolo però realizzabile.
E’ necessario che ad ogni allenamento tu esca dalla zona di comfort e, in maniera graduale, ti abitui alla fatica. Così, costruirai la forza mentale necessaria per affrontare un esercizio fisico sempre più faticoso.
E così facendo alleni anche la tua resilienza.
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Non trovo niente che mi piace
Vorrei rispondessi a queste tre domande prima di affermare che non trovi nessuno sport che ti piace.
- Ti sei mai davvero messo di impegno e hai fatto una ricerca rispetto a quello che offre il panorama delle differenti discipline sportive?
- Hai mai fatto esperienza andando a prove gratuite che i centri sportivi offrono ai potenziali clienti?
- Sei durato almeno due mesi consecutivi nel portare avanti un’attività sportiva prima di dire che lo sport non ti piace?
Se hai risposto no ad almeno una di queste domande allora la tua è palesemente una scusa!
Siamo dunque arrivati alla fine dell’articolo e ti avevo promesso che ti avrei lasciato con una domanda e una consapevolezza.
La domanda che desidero tu ti ponga è: mi sto veramente occupando di me, oppure trovo solamente scuse per riempire il mio tempo di cose inutili?
La consapevolezza che devi portare con te, invece, è che abbiamo tutto dentro di noi: capacità, forza, coraggio, determinazione.
Devi volerlo. Devi alzarti e cominciare a fare.