Società benefit: scegliere lo standard di valutazione

società benefit scegliere lo standard di valutazione

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Per una società benefit è necessario scegliere lo standard di valutazione esterno, perché sia garantito l’effettivo impegno e impatto sociale, ambientale ed economico che porta con le sue prestazioni.

Gli standard di valutazione che vi spiegherò in questo articolo sono il B Lab e l’ISO 26000.

ll primo è un ente che certifica quelle aziende, come le società benefit, che si impegnano e mettono in atto tutte le azioni necessarie per produrre beneficio comune soddisfando i più elevati standard di trasparenza, responsabilità e sostenibilità.

La seconda, è una norma che stabilisce e identifica le linee guida da seguire sulla RSI, Responsabilità Sociale delle Imprese.

In generale, lo standard di valutazione esterno è uno strumento che permette di confrontare e valutare non solo le scelte dell’obiettivo comune dell’azienda, ma anche i risultati ottenuti, e varia a seconda dello scopo stabilito dalla società benefit.

Infatti, ogni standard di valutazione esterno si concentra su uno di questi specifici aspetti delle prestazioni messe in atto dall’impresa:

  • sostenibilità ambientale;
  • responsabilità sociale;
  • trasparenza sui risultati ottenuti;
  • benessere dei dipendenti.

Per capire come una società benefit può scegliere lo standard di valutazione esterno più adatto, è importante partire, innanzitutto, dai valori dell’azienda e dallo scopo che ne determinano gli obiettivi comuni.

Tra i diversi standard di valutazione esterni, ai quali è possibile affidarsi per certificazioni o valutazioni dell’operato della società benefit, si possono prendere in considerazione anche il Global Reporting Initiative (GRI) o il Carbon Disclosure Project (CDP). Questi sono standard di valutazione che servono per stabilire i criteri corretti per quelle società benefit che sono impegnate principalmente in progetti finalizzati alla sostenibilità ambientale.

Nel caso in cui, la società benefit ha, nel suo obiettivo comune, progetti dedicati a questioni di responsabilità sociale, gli standard di valutazione esterni dei quali avvalersi potrebbero essere il Global Compact o il SA8000.

Ma non basta scegliere uno standard di valutazione esterno per ottenere riscontri o certificazione di valore, bensì è necessario valutare anche il livello di riconoscimento e di adozione dello standard nel settore di riferimento.

Altro importante metodo di giudizio, da tener presente per una società benefit che deve scegliere lo standard di valutazione corretto, è verificare quale metodo di valutazione usa il proprio concorrente. In questo modo la società benefit può confrontare le differenze e migliorare l’asset aziendale, scovando i punti deboli e rinforzando quelli di forza.

Per una società benefit scegliere lo standard di valutazione esterno adeguato alla propria azienda, permette di misurare alla perfezione le prestazioni sociali, ambientali o economiche dell’impresa, in modo obiettivo e trasparente.

È bene tener presente che, tra le cose importanti degli standard di valutazione esterni, scelti per monitorare e certificare il lavoro delle società benefit, è richiesta assoluta trasparenza dei risultati ottenuti e dei progetti messi in atto per produrre benefico comune, anche nei confronti dei propri stakeholder, dipendenti, clienti o verso la comunità.

Per rispondere appieno all’esigenza di mettere nero su bianco ogni aspetto che permette di generare beneficio all’azienda, la trasparenza è data anche dall’obbligo di redigere e pubblicare un report annuale sugli obiettivi stabiliti per il bene comune, o di adottare dei metodi di rendicontazione.

standard di valutazione per migliorare i risultati ottenuti
estratto della relazione d’impatto de LeROSA

Il valore della responsabilità sociale d’impresa è una fattore fondamentale, soprattutto da quando, nel 2015, è stato dato il via alla nascita concreta delle società benefit.

Un’azienda può decidere di avviare la propria attività, o modificare lo statuto della sua impresa, con lo scopo di produrre benefit per:

  • essere più sostenibile e incentivare la salvaguardia dell’ambiente;
  • mettere in atto strategie e pianificare progetti per beneficio comune;
  • migliorare lo stato sociale, economico e personale in modo trasversale.

Di per sé, il termine società benefit può essere considerato uno standard di qualificazione di un’impresa. Ma, per mantenersi tale e avere la certezza che si stia facendo tutto il possibile per produrre beneficio in modo trasparente, ecco che è necessario munirsi altresì degli standard adeguati di valutazione.

Misurare l’impegno dell’azienda in termini di RSI e trasparenza, è una metrica di valore contemplata proprio nei migliori standard di valutazione esterni, come dall’ente B Lab e per mezzo della norma ISO 26000.

Con lo standard di valutazione per le società benefit, si ha la possibilità di comprendere meglio come le aziende, che hanno deciso di pianificare il lavoro di impresa producendo del beneficio, stanno agendo in termini di responsabilità sociale e trasparenza, non solo a scopo di lucro personale, ma per produrre un impatto positivo e migliorativo su diversi fronti.

Mentre le società benefit si prendono sempre più cura delle persone, dell’ambiente, della società e di chiunque voglia intraprendere collaborazioni, gli standard di valutazione esterni sono in grado di creare una visione chiara dello stato attuale delle pratiche RSI dell’azienda.

Vediamo ora, come funzionano gli standard di valutazione esterni scelti dalle società benefit che cercano la certificazione B Lab e la guida da seguire con la norma ISO 26000.

B Lab

Il B Lab, è un ente no profit di certificazione che offre il suo standard di valutazione esterno, certificando un’azienda basandosi sulle performance sociali, ambientali ed economiche dell’impresa. Tramite delle accurate verifiche, constata l’effettivo impatto significativo e positivo portato avanti tramite i progetti imprenditoriali a scopo di lucro e con obiettivi comuni.

Le aziende, società o imprese che soddisfano i criteri stabiliti dal B Lab vengono certificate come Benefit Corporation o B Corp.

Non è detto che tali aziende con questa certificazione siano espressamente Società Benefit.

Ma, in Italia, se un’azienda ottiene la certificazione B Lab, deve per forza cambiare il suo statuto e diventare società benefit entro 36 mesi dall’ottenimento dello standard di valutazione esterno ricevuto dal B Lab.

Al contrario, una società benefit può essere e rimanere tale, anche se non consegue la certificazione ufficiale per diventare una B Corp, autenticata ufficialmente da B Lab.

In ogni caso, per una società benefit, ottenere il certificato dallo standard di valutazione esterno come il B Lab, è un valore aggiunto. La certificazione di questo standard di valutazione esterno, riconosce l’azienda come una forza trainante nella creazione di un impatto positivo sulla comunità e sul mondo circostante.

I criteri di valutazione standard del B Lab sono stati stabiliti per incoraggiare le aziende a misurare e migliorare la performance in tema di responsabilità sociale, economica e ambientale, puntando su un impatto più sostenibile.

Perciò, se una società benefit sta cercando un modello globale per misurare la performance della sua impresa, e degli obiettivi dichiarati per produrre benefit, considerare la certificazione B Lab è ovviamente una garanzia di affidabilità.

L’iter di certificazione B Lab richiede una valutazione completa e complessa dell’impatto positivo e migliorativo provocato dall’azienda sulla società, sull’economia e sull’ambiente.

L’analisi che viene condotta, è redatta secondo il BIA (B Impact Assessment), tramite il quale lo standard di valutazione esamina i vari elementi dell’attività aziendale sulla base di criteri ben precisi, assegnando un punteggio a ciascun aspetto. Se il punteggio finale raggiunge o supera 80 punti, su un massimo di 200, l’impresa potrà richiedere la certificazione.

La società benefit che sceglie lo standard di valutazione B Lab, ogni 2 anni dovrà presentare nuovamente la domanda per rinnovare la certificazione come B Corp.

Se la relazione d’impatto annuale è una sorta di autocertificazione interna del lavoro benefit svolto e praticato dalla società benefit, aver la B Lab è una certificazione esterna che misura di fatto le stesse cose, ma che rende, in questo caso, una società benefit anche una benefit corporation.

La società benefit è obbligata a redigere annualmente un documento che attesta ciò che fa, per dimostrare trasparenza, responsabilità e sostenibilità degli obiettivi comuni stabiliti a monte.

Allo stesso modo, la società benefit è obbligata a scegliere lo standard di valutazione esterno che ritiene più opportuno per il suo stato d’impresa.

Ma la certificazione B Lab è uno standard di valutazione esterno di libera scelta, preferito dalla società benefit per ottenere un maggiore riscontro sul lavoro svolto in favore dell’ambiente circostante oltreché per l’azienda stessa

ISO 26000

La ISO 26000, è invece una delle principali norme alle quali si fa fede per lavorare al meglio con la propria società benefit.

Questo è uno standard di valutazione internazionale che mette le basi sui criteri ed elementi da valutare per identificare un società benefit con una RSI affidabile e sicura, quali:

  • impegno a render conto della propria azione e dei risultati ottenuti;
  • trasparenza degli obiettivi comuni e sulle modalità di raggiungimento;
  • comportamento etico;
  • attenzione agli interessi degli stakeholder, collaboratori, dipendenti;
  • rispetto del principio di legalità;
  • osservanza delle norme internazionali;
  • rispetto dei diritti umani.

Tra tutti, due aspetti cardine dello standard di valutazione ISO 26000 sono i primi due elencati poc’anzi: trasparenza e rendicontare la propria attività d’impresa.

ISO 26000 come standard di valutazione esterno
dalla relazione d’impatto 2020-2021 LeROSA

Lo standard di valutazione ISO 26000 è una vera e propria guida al comportamento responsabile della società benefit, con lo scopo di definire letteralmente quali standard è necessario adottare per ottenere condizioni socialmente ed economicamente sostenibili; così come gestire la responsabilità verso stakeholder, collaboratori, dipendenti, investitori, clienti e anche l’ambiente circostante.

ISO 26000 fornisce, inoltre, indicazioni su come la società benefit possa migliorare la sua governance e i suoi processi decisionali nell’ambito della responsabilità sociale.

La guida dello standard di valutazione esterno include anche delle istruzioni su come gestire la comunicazione con i gruppi di interesse, su come rispettare i diritti umani e ambientali e gli obblighi economici.

A differenza dello standard di valutazione B Lab, la norma ISO 26000 è uno strumento di misurazione necessario soprattutto per confermare l’effettivo statuto della società benefit. Infatti determina un chiaro quadro delle responsabilità dell’azienda in base agli obiettivi comuni dichiarati.

Uno modo trasparente e chiaro, per una società benefit, di dimostrare il beneficio comune che sta mettendo in atto con progetti, azioni e l’esercizio d’impresa, è quello di rendicontare il suo andamento, per esempio tramite la misurazione dei KPI dell’azienda.

KPI società benefit per dimostrare la trasparenza
estratto della relazione d’impatto de LeROSA

Sono dati altamente qualificanti perché indicano, senza ombra di dubbio, il percorso dell’attività d’impresa della società benefit, valutato in un lasso di tempo prestabilito.

Anche SEOSpirito società benefit srl, per tre anni, ha adottato la norma ISO 26001 per misurare l’andamento del suo business, in particolare del progetto benefit LeROSA.

Quest’anno, per redigere al meglio la relazione d’impatto sociale de LeROSA, SEOSpirito ha scelto di avvalersi della Matrice del Bene Comune del BBC, Bilancio del Bene Comune.

La matrice del bene comune è una guida che si divide il 20 temi che prevedono una valutazione basata su quattro valori e su cinqui principali stakeholder.

Avere una guida utile e adatta in base alla società benefit e al suo obiettivo comune, permette di ottenere una valutazione sistemica della realizzazione del beneficio dato all’ambiente, a livello sociale o economico.

Sia B Lab che ISO 26000 sono degli standard di valutazione che offrono approcci unici per consentire alle società benefit di avere una visione della loro impronta sociale, ambientale ed economica, nonché fornendo evidenza tangibile del loro impegno per la sostenibilità.

La scelta di quale standard di valutazione esterno usare per la società benefit, dipende dalle esigenze specifiche dell’azienda e dai suoi obiettivi di beneficio comune.

Detto questo, è chiaro che sia la certificazione B Lab che la norma ISO 26000 hanno il potenziale di essere strumenti estremamente preziosi, quando si tratta di misurare i progressi di una società benefit.

Ma, come abbiamo visto per SEOSpirito società benefit srl, nel tempo le cose possono cambiare e ci si può rendere conto che è necessario scegliere uno standard di valutazione esterno diverso rispetto a quello utilizzato negli anni precedenti.

standard di valutazione esterno matrice del bene comune
estratto della relazione d’impatto de LeROSA

Questo può permettere di paragonare anche i parametri stabiliti e migliorare su più fronti la società benefit, in base alla diversificazione di misurazione che viene richiesta per i diversi standard di valutazione esterni.