Il Counselling è un modo concreto di risolvere un problema che ti fa soffrire, attraverso dei colloqui, una decina, con un counsellor.

Non è una moda del momento, è una modalità di supportare le persone che nasce nel mondo anglosassone all’incirca nel 1950, frutto di una riflessione di alcuni psicoterapeuti.

Vediamo insieme cos’è il counselling, attraverso gli aspetti che mi hanno affascinata e spinta a diventare una counsellor:

  • la concretezza;
  • l’avere un progetto;
  • l’umanità;
  • il rispetto per la persona.

Queste caratteristiche si esprimono negli incontri nei quali si affronta il problema che stai vivendo adesso (concretezza). Il passato e l’approfondimento della personalità non sono il campo del counselling.

Creiamo un progetto che realizziamo pianificando il numero dei colloqui, e concentrandoci su cosa è urgente per te risolvere o chiarire in questo momento (progetto).

Il counsellor è un professionista, ed è una persona. Vuole capirti, mostrarti la tua bellezza e i tuoi talenti, si lavora insieme, per te (umanità).

Tu sei l’esperto di ciò che senti, tu sai come vivi le tue percezioni. Il counsellor non giudica, non dà suggerimenti o consigli, se non in situazioni particolari. Nei colloqui vivi una relazione positiva che ti fa sentire rispettat() capit() vist() (rispetto).

Puoi decidere di lavorare in colloqui individuali, oppure puoi rivolgerti ad un counsellor come coppia. Oppure ancora, si può lavorare in un gruppo. Si può lavorare sia incontrandosi fisicamente sia con counselling online.

Si adatta a contesti diversi, nei quali si valuti la necessità di offrire un servizio di counselling. Di seguito ti elenco i contesti dove puoi trovare vari tipi di counselling.

  • aziendale;
  • sanitario;
  • familiare;
  • scolastico;
  • sessuologico;
  • spirituale-filosofico;
  • interculturale;
  • di orientamento.

Ora li vediamo nel dettaglio, così puoi considerare quale tipo di counselling risponde meglio alle tue esigenze.

Counselling aziendale

Un’azienda, di qualsiasi dimensione, è un microcosmo che vive di relazioni proprie e nel contempo influenza la vita di ognuno di noi. Oltre a funzionare in base al clima che vi si stabilisce e vi si percepisce.

Negli ultimi anni ci si è focalizzati sull’importanza delle persone, su quanto il clima in un gruppo di lavoro influenzi la serenità dei dipendenti che a sua volta agisce sull’efficienza e sulla produttività.

Se poi hai vissuto esperienze pesanti o addirittura di maltrattamenti (mobbing), sai che incubo possa diventare e quanto diventi estenuante alzarsi al mattino per andare al lavoro.

Il Counselling aziendale è rivolto nello specifico al benessere delle persone in azienda. Dedica la propria strategia a promuoverlo e coltivarlo, con risultati che si espandono in modo circolare all’esterno del luogo stesso.

Questi sono gli ambiti:

  • promuovere il benessere nel luogo di lavoro;
  • fornire supporto e strumenti risolutivi nelle situazioni di difficoltà e sofferenza;
  • offrire strumenti e formazione per facilitare la comunicazione interna;
  • stimolare la motivazione e la partecipazione verso il proprio lavoro;
  • incrementare la qualità del lavoro svolto ottimizzandone sia l’efficacia che l’efficienza;
  • comprendere e abbassare il livello delle assenze;
  • incrementare il livello di produttività.

Dedicare tempo e risorse al miglioramento dell’atmosfera in un’azienda significa considerare i propri dipendenti la parte centrale del processo produttivo completo.

Un’azienda può valutare di richiedere a un professionista di counselling aziendale esterno, sia pianificare al proprio interno un ruolo specifico formando delle persone disponibili a evolvere.

Counselling sanitario

L’anno che sta finendo ci ha dimostrato che la salute è il nostro bene più prezioso, e non come modo dire della nonna, come modo unico per vivere una buona qualità di vita.

Nello sforzo collettivo si inserisce il counselling sanitario mettendosi al servizio di tutte le persone coinvolte in questo contesto.

Quali sono le persone che operano e vivono l’ambiente di tutela della salute?

  • i pazienti, e la famiglia,
  • i medici e tutti gli operatori sanitari, compresi gli addetti alle relazione col pubblico,
  • i dirigenti.

Quante volte, da utenti, avremmo voluto poter dire, sentirci ascoltati, capiti, protetti direi. Soprattutto in casi di malattie lunghe, nostre o dei nostri cari!

Trovarsi nel ruolo del paziente ha alcune necessità, innanzitutto sentirci sicuri e curati in modo da poter tornare alla vita di prima. O sentirci confortati quando questo non può accadere per vari motivi.

Se si è un medico, o un altro operatore sanitario, a seconda del proprio ruolo si hanno dei compiti da svolgere nei confronti dei pazienti in primis, ma anche dei colleghi e della struttura nella quale si lavora.

Se rivesti un ruolo di dirigente, sai bene quanto sia complesso tenere conto di tutte le necessità, mentre guardi al bilancio, fai quadrare i conti e gli orari di lavoro, cercando di far funzionare tutto.

Come si inserisce il counselling sanitario in tutto questo?

  • con uno sportello d’ascolto per colloqui individuali rivolti ai pazienti e/o ai loro familiari;
  • attraverso percorsi di gruppo rivolti a specifici gruppi di pazienti, per aiutarli ad affrontare ad esempio una malattia cronica, con l’Art-counselling o la scrittura;
  • con incontri sia individuali che di gruppo per creare una buona intesa fra i vari operatori sanitari. Sono persone oltre che lavoratori;
  • con incontri dedicati alla formazione alla comunicazione. Comunicare una notizia sconvolgente ai pazienti richiede attenzione delicatezza coraggio e un modo di esprimersi adeguato.

Siamo un insieme di corpo e mente, indissolubilmente legati. La cura del corpo passa attraverso la cura della mente. Il Counselling sanitario lavora sul benessere emotivo e interiore.

Counselling familiare

La nostra famiglia è il primo gruppo di cui facciamo parte. Il primo gruppo di cui dobbiamo capire come stare e cercare di starci al meglio possibile. A volte, sopravvivere.

Ogni famiglia ha le proprie regole, spesso non espresse, e assegna un ruolo ai propri membri. In pratica, si organizza come un sistema, perché effettivamente deve funzionare. Bene, se si può, oppure come può.

Il Counselling familiare dedica la sua attenzione e i suoi strumenti a osservare come la famiglia specifica funziona, per tutti i suoi componenti, supportandola nel trovare una relazione positiva al suo interno.

Succede di avere dei momenti bui, a volte inattesi, come una malattia, un incidente che provocano uno squilibrio all’interno di una routine familiare anche ben rodata.

Non sempre si hanno gli strumenti per affrontare quello che accade. Talvolta capita talmente tutto insieme, che non si sa cosa poter fare. E sono in genere le persone più sensibili, più delicate a risentirne.

Il counsellor familiare si inserisce nel contesto della famiglia per offrire quel supporto che permette di trovare un equilibrio nuovo, più rispondente alle necessità che si sono presentate.

Come agisce, nella prevenzione:

  • offre uno spazio sicuro dove i componenti della famiglia posso esprimersi senza sentirsi giudicati;
  • stimola la famiglia a lavorare sulla parte positiva del nucleo, sugli aspetti condivisi adeguati al compito della famiglia di far crescere i suoi componenti;
  • offre prospettive nuove che invoglino il cambiamento all’interno di un modo di funzionare che non è contestuale, valorizzando ogni persona secondo la fase individuale di vita.

Cosa NON è il counselling familiare:

  • Non è un intervento di terapia familiare, che spetta ai colleghi psicologi e psicoterapeuti;
  • Non è un percorso di mediazione familiare, che spetta ai mediatori familiari appunto.

Il Counselling familiare è un supporto alle famiglie per ri-trovare la loro vitalità e capacità di stare bene insieme.

Counselling scolastico

Uno degli ambiti di maggiore sviluppo del counselling è il Counselling scolastico, sia negli sportelli di ascolto per gli studenti, sia come formazione per gli insegnanti e i dirigenti, e spazio per i genitori.

Insieme alla famiglia, la scuola rappresenta l’altro gruppo nel quale i ragazzi sperimentano se stessi e anche la difficoltà del mondo.

La scuola è una palestra di vita, oltre che un luogo dove apprendere e sviluppare le proprie capacità.

Gli anni della scuola sono gli anni della crescita e del cambiamento fisico, che agisce sulla percezione di sé e sul modo di comportarsi dei ragazzi. Li attende un compito evolutivo fondamentale impattante sugli adulti che li accompagnano.

Come agisce il counselling scolastico?

  • con sportelli di ascolto per studenti, individualmente;
  • con progetti per classi o gruppi rivolti ad una tematica specifica, ad esempio il bullismo, troppo spesso violenza;
  • attraverso incontri dedicati ai genitori su argomenti per loro cruciali;
  • attraverso incontri rivolti agli insegnanti su tematiche richieste.

La forza del counselling scolastico è offrire strumenti di comprensione ai ragazzi per affrontare la trasformazione che stanno vivendo a tutto tondo. Ai genitori stimoli di riflessione e di chiarimento sul propro ruolo e sulle loro capacità genitoriali.

Agli insegnanti le competenze per affrontare le sfide insite nel loro lavoro.

Counselling sessualogico

La sessualità è una parte preziosa di ogni persona, ma non è vissuta in questo modo.

La cultura dentro cui si cresce definisce cosa sentire, e come vivere il sesso.

La maggior parte di noi vive anche la scelta di partner sessuali come scontata: uomini e donne a seconda che tu sia uomo o donna. Tutte le altre possibilità sono escluse.

Quindi, ti può capitare di sentirsti arrabbiat() perché non riesci a sentirti appagat() quando fai l’amore con il/la tuo/a partner, ma non riesci a dirlo. Così si creano momenti di tensione, di nervosismo, di tristezza o di rabbia.

Oppure, sei abbastanza soddisfatt()ma, vorresti esprimere altro, vorresti provare la gioia di lasciarti andare, ma ti senti bloccat(), provi vergogna per i tuoi desideri.

Potresti anche sentirti confus() rispetto al tuo desiderio sessuale e a come ti senti dentro rispetto alla tua identità di genere.

Le motivazioni che possono spingerti a chiedere aiuto a un counsellor sessuologico sono molteplici e variegate, tutte importanti, e tutte dovrebbero essere ascoltate.

Cosa potresti chiedere a un counsellor professionista?

  • come provare piacere, se ad esempio fai fatica a vivere pienamente la parte fisica di te;
  • come migliorare la tua vita sessuale di coppia;
  • capire quel disagio che senti e non sai da che parte salti fuori;
  • come sbloccare la tua autostima erotica per poterla esprimere liberamente;
  • come parlare di sessualità con i tuoi figli;
  • imparare a esprimere la tua fisicità in modo consapevole;
  • come poter vivere serenamente la sensazione di non essere particolarmente interessat() alla sessualità.

Sono solo alcuni spunti, la sessualità è talmente ricca di sfumature e risvolti, che possono esserci molte sensazioni da chiarire.

Puoi rivolgerti a un counsellor sessuologico sia come individuo sia come coppia.

Unica nota: non rimandare, quello che senti merita la tua attenzione.

Counselling spirituale/filosofico

In questo specifico ambito, il counselling si presta ad alcune interpretazioni.

Trovate anche il counselling religioso utilizzando il termine religioso come sinonimo di spirituale e filosofico, oppure il counselling in queste tre definizioni distinte.

Premesso che la spiritualità, la religione e la filosofia sono tre aspetti differenti dello stesso bisogno che l’essere umano ha di rispondere alle domande di fondo riguardanti la sua esistenza.

Vediamo il perché puoi sentire la necessità di rivolgerti a un counsellor preparato a rispondere a questa necessità profonda.

Counsellor spirituale o pastorale o religioso: a seconda del tipo di formazione viene definito in modo diverso creando un po’ di confusione. Viene utilizzato il termine spirituale come alternativo alla parola religioso/pastorale.

Ma l’esigenza di spiritualità non per forza si esprime attraverso l’adesione a una specifica religione.

  • Se hai la necessità di voler capire come vivere la parte spirituale di te, puoi chiedere aiuto a un counsellor spirituale.
  • Se i tuoi dubbi riguardano il tuo modo di vivere quotidianamente la religione che segui, allora un counsellor religioso/pastorale può essere più adatto alle tue esigenze.

Il Counselling filosofico si rivolge ad un bisogno di risposte profonde rispetto alla tua vita, che non sono necessariamente collegate ad una religiosità.

In alcune fasi della vita, lo sai, ci si pone la domanda sul significato della nostra esistenza o dell’esistenza stessa del mondo. Non tutte le persone trovano una risposta soddisfacente nella religione.

Chiedere aiuto a un counsellor filosofico può essere un valido supporto per la richiesta di profondità che senti.

Quello che ti suggerisco è di verificare che prima di tutto, la persona alla quale ti rivolgi, sia un counsellor professonista.

Una relazione d’aiuto non si improvvisa, occorre essere formati per offrire il sostegno corretto rispondente ai criteri etici del counselling.

Counselling Interculturale

Viviamo un tempo di spostamenti e viaggi, che in un batter d’occhio, o quasi, ci trasportano dall’altra parte del mondo.

Viviamo anche, purtroppo e tristemente, anni di guerre, genocidi e violenze che vedono esodi di intere popolazioni.

E viviamo un’epoca in cui il mondo si è ristretto, come in un lavaggio non adatto alla stoffa.

Ci si sposta per scelta, per necessità, o per la speranza di sopravvivere, se stessi o i propri cari.

Ma una volta raggiunto il Paese dove volevi o dovevi andare, come viverci, quello sì diventa una scelta.

La cultura che ci cresce, permea la nostra pelle. Vivere un altro modo di vedere il mondo può creare disagio, paura, confusione, disequilibrio, talvolta può essere scioccante.

Il Counselling Interculturale supporta sia le persone sia le istituzioni a mettersi in relazione con una cultura altra in modo costruttivo. In modo da creare ponti, non barriere, come spesso purtroppo accade.

Cosa fa un counsellor specializzata nell’ambito interculturale?

  • offre spazi di ascolto specifici per migranti;
  • crea progetti per la comprensione della cultura in cui si vive nel quotidiano;
  • offre aggiornamenti e formazione agli operatori del settore per affinarne le capacità di ascolto e comunicazione;
  • fornisce supporto alle scuole con una grossa presenza multietnica.

Se vivi all’estero, e magari era un tuo grande sogno, ma fatichi a entrare in sintonia con quella cultura, rivolgerti a un counsellor professionista, esperto in interculturalità, può essere un supporto prezioso.

Oppure lavori con persone provenienti da varie parti del mondo e vuoi migliorare il tuo approccio alle diverse culture, parlarne con un counsellor può aiutarti a sviluppare le tue capacità relazionali.

Counselling di orientamento

L’orientamento, è un altro contesto in cui il counselling viene utilizzato in Italia. Spesso lo si confonde, come se fossero un’unica professone.

Ci può essere Counselling di orientamento scolastico o counselling di orientamento professonale (career counselling).

Counselling di orientamento scolastico:

  • in genere viene sollecitato nelle fasi di passaggio ad un livello scolastico superiore: dalla Scuola Media alle Superiori e dalle Superiori alla scelta della facoltà universitaria, o come scelta di una specializzazione.

Il counsellor unisce la competenza relazionale specifica del suo approccio di counselling agli strumenti utilizzati per favorire la consapevolezza della persona dei propri punti di forza.

Orientamento significa “atto ed effetto del determinare i punti cardinali di un luogo”. (Dizionario Treccani online)

Perché cito questa definizione? Perché in quattro parole mi dice chiaro e forte cosa fa il counselling di orientamento, in ambito scolastico e professionale.

  • Ti aiuta a definire dove ti trovi, adesso;
  • ti aiuta a vedere le tue potenzialità e ad averne consapevolezza, attraverso degli strumenti specifici utilizzati nel contesto di una relazione di aiuto;
  • mette a disposizione strumenti adatti a capire dove vuoi andare;
  • nell’ambito lavorativo, facilita la progettazione di un piano concreto.

Il counselling di orientamento professionale è rivolto a diversi tipi di pubblico:

  • giovani che si sentono in dubbio su una scelta lavorativa;
  • studenti che devono fare una scelta professionale terminato il percorso scolastico;
  • adulti che vogliono cambiare lavoro per scelta personale;
  • adulti motivati da un ricollocamento forzato, ad esempio dopo un licenziamento dovuto alla chiusura dell’azienda o una riduzione dei dipendenti.

Sono due contesti di orientamento che hanno dei punti comuni, ma hanno utenti e finalità che possono variare molto nelle loro necessità.

La relazione con un counsellor innanzitutto provvede a far sentire la persona accolta, capita nella sua unicità.

La relazione diventa uno spazio sicuro nel quale poter esplorare, attraverso strumenti ad hoc nel caso dell’orientamento, le numerose possibilità che la vita offre.

Attraverso l’esplorazione puoi chiarire la parte di te che ti indica dove andare per la persona che sei adesso.

Mi auguro che questo viaggio insieme nei tipi di counselling ti abbia chiarito quale tipo può essere più pertinente alla tua ricerca.

Li accumuna il colore giallo: il colore della luce che dà ai giorni bui che la vita ci porta.