Progetto LeROSA: Gender Gap Zero per Sabrina Lorenzoni

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Il Gender Gap esiste e ce ne accorgiamo ogni giorno nel mondo del lavoro. Personalmente penso che non ci siano lavori da uomo e lavori da donna, ma semplicemente donne o uomini che svolgono un dato lavoro e spero che si possa arrivare presto ad avere Gender Gap Zero.

Ho trovato LeROSA su internet l’estate scorsa, leggendo il post che informava del percorso Blog in Rete. Mi sono candidata per partecipare e sono stata scelta per questo interessante progetto per blogger.

Da quel momento sono nel gruppo Facebook LeROSA e mi sono trovata bene da subito. LeROSA sono un gruppo di donne che si incontrano online, ma sopratutto offline, insieme sul territorio.

Mi piace questo gruppo perché invita all’azione, spinge le donne a trovare la propria strada nella vita personale e professionale e ad essere indipendenti. Nel nostro gruppo, ogni donna partecipa raccontando e leggendo informazioni sul lavoro e sulla vita quotidiana, gli hobby, i bambini e i ragazzi. 

Lo scorso 2 febbraio ci siamo incontrate a Bologna nel primo evento nazionale LeROSA Next ed è stato bellissimo. Proprio in quell’occasione abbiamo visto come le differenze sono fonte di ricchezza sia tra noi donne, che tra donne e uomini.

Cos’è il progetto LeROSA per Sabrina Lorenzoni

Ho incontrato il progetto LeROSA online, la scorsa estate. Il post che pubblicizzava il percorso Blog in Rete mi appariva in continuo mentre facevo ricerche. Sono blogger da molti anni e appassionata di blog belli e interessanti. Anche per i blogger c’è sempre da imparare e io volevo far conoscere a tutti il mio blog e la bellezza della natura. Così ho chiesto informazioni. Poi, a fine estate, ho trovato nella mia casella mail un messaggio che mi comunicava che ero stata scelta per il progetto Blog in Rete, che Giulia Bezzi e SeoSpirito credevano in me, nelle mie potenzialità e nel mio blog. 

Così sono entrata nel gruppo Facebook de LeROSA e ho iniziato subito a raccontare il mondo degli animali e della natura. Mi sono trovata bene, fin dall’inizio. LeROSA le ho conosciute online, per prima cosa, a partire da chi cura il gruppo e le pagine. Poi è iniziato Blog in Rete e sono entrata in confidenza con le altre blogger partecipanti.

Ma LeROSA si trovano anche e soprattutto offline, sul territorio. Sono stata felice, alla fine dello scorso anno di aver incontrato a Milano alcune di loro. Sono timida, non racconto molto di me, prima preferisco ascoltare ed entrare in confidenza con le persone che incontro. E in un solo pomeriggio mi sono già sentita amica di tutte loro che hanno rispettato i miei tempi e mi hanno accettato per quello che sono.

In questi primi mesi del 2020 stiamo vivendo un’emergenza che ci impedisce di avvicinarci e di incontrarci sul territorio. Questo contatto manca molto a me e a tutte noi. Ma nel gruppo online ho trovato premura e ascolto e non mi sono mai sentita sola.

Le donne de LeROSA sono state iperattive e hanno organizzato qualunque cosa per stare insieme: webinar, riunioni online, interviste, corsi e percorsi. Nell’attesa di quando ci si potrà di nuovo ritrovare a prendere un caffè o a mangiare una pizza insieme.

Come LeROSA vogliono contribuire al Gender Gap Zero

Il gender gap esiste ancora oggi. Nel lavoro, nella vita di tutti i giorni, ci accorgiamo che uomini e donne non hanno le stesse opportunità e gli stessi riconoscimenti. 

Il progetto LeROSA vuol contribuire ad azzerare questa differenza attraverso la collaborazione tra donne. Il gruppo è uno spazio chiuso e protetto nel quale, in modo anonimo, si può chiedere aiuto per problemi sentimentali, di lavoro, di famiglia. Le donne trovano ascolto e supporto, senza essere giudicate, né criticate. 

Ma questo progetto, LeROSA, è molto interessante soprattutto perché invita all’azione, spinge le donne a trovare la propria strada, nella vita personale e professionale e ad essere indipendenti. Oggi è molto difficile trovare lavoro per le donne. I dati lo confermano: sono ancora troppo poche le donne lavoratrici in Italia e il loro stipendio è perfino il 30% in meno rispetto a quello degli uomini che svolgono la stessa mansione. 

Questo gruppo invita a riflettere, spinge verso il cambiamento, fa sentire ognuna di noi bella e importante, perché ogni essere vivente lo è.

Nel gruppo sono presenti donne di ogni età, che lavorano o che si occupano della famiglia. Ognuna di noi può portare il proprio contributo raccontando del proprio lavoro o di un hobby che le sta a cuore. Ci si scambiano informazioni utili e interessanti per la vita di tutti i giorni, per chi è single, per chi ha bambini e ragazzi e cerca consigli sulla loro educazione e sul tempo libero.

Lo scorso 2 febbraio ho partecipato all’incontro LeROSA Next a Bologna. Una bella giornata nella quale ho potuto incontrare le donne del gruppo provenienti da ogni parte del nostro paese. Una grande opportunità per i numerosi interventi sul palco, tenuti sia da uomini che da donne. 

Ho visto come gli uomini hanno elogiato il nostro gruppo e il progetto de LeROSA, dandoci suggerimenti e idee, invitandoci a continuare e a fare squadra. Il progetto non esclude gli uomini. Vengono intervistati, sono tutor del percorso Blog in Rete, sono partner del progetto e del percorso delle blogger. Solo non possono entrare a far parte del nostro gruppo Facebook e devo dire che per questa cosa un po’ rosicano ovvero vorrebbero tanto curiosare tra le nostre rubriche e discussioni.

Lato femminile e lato maschile: cosa ne pensi?

Ogni essere umano, che sia uomo o donna, ha in sé un lato maschile e uno femminile. A seconda del sesso, prevale un lato sull’altro. Questo lo constatiamo nelle esperienze di ogni giorno, quando incontriamo una donna e diciamo che ha una forte personalità o un uomo che ha una grande sensibilità. 

Per quanto riguarda il lavoro, da sempre penso che non ci siano lavori da uomo e lavori da donna, ma semplicemente donne oppure uomini che svolgono un dato lavoro. Ho studiato in una facoltà scientifica dove prevalevano le donne e non ho avuto mai problemi a relazionarmi con gli uomini, né con i professori. 

Devo constatare però, che dopo anni, solo gli uomini hanno un posto a tempo indeterminato e nessuna donna che conoscevo ne ha uno. Alcune hanno svolto lavori diversi o hanno deciso di occuparsi della famiglia e dei figli. La maggioranza ha trovato, come me, lavori a tempo determinato e collaborazioni. Credo quindi che ci sia ancora molta strada da fare verso la parità di genere in ambito lavorativo.

Penso che sia molto importante coltivare buone relazioni, sia maschili che femminili, essere perseveranti e anche avere un po’ di buona sorte dalla propria parte.

In generale penso che uomini e donne si completano anche per quanto riguarda il mondo del lavoro. Gli uomini spesso sono più legati agli schemi, alla logica, ai dati, e prendono decisioni in base a queste connessioni. Le donne sono più intuitive, creative e prendono decisioni in base a quello che sentono. Avere uomini e donne che lavorano insieme crea un’unione perfetta.

Spero che il Gender Gap tra uomini e donne possa arrivare a zero il più velocemente possibile. Molte persone hanno capito l’importanza di questa differenza e come poterne trarre vantaggio soprattutto in ambito lavorativo.

Scrivendo un post che racconta dell’astronoma americana Antonia Maury, definita come la personalità più originale tra le donne astronome di Harvard, mi è piaciuta una sua frase che credo sia perfetta per il Gender Gap Zero:

L’Universo conosciuto è molto vasto ma il cervello umano lo è ancora di più, perché può contenere tutto. Il cervello, a differenza di molti studiosi, non fa differenza tra uomo e donna” (Antonia Maury)

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