Indice dei contenuti
L’abbigliamento
- Scarpe: se ci piacciono i tacchi, scegliamo un’altezza adeguata a slanciare la figura e a muoversi in scioltezza. Lasciamo altezze esagerate e plateau (se dovessero tornare di moda) alle cene galanti e alle serate in discoteca. Sandali, si, ma solo se la pedicure è impeccabile.
- Camicette e maglieria: sono assolutamente da evitare le scollature profonde, le trasparenze spinte e la lingerie a vista. D’estate dimentichiamo canotte o spalline e preferiamo la manica, combattendo la calura scegliendo tessuti leggeri e naturali che favoriscano la traspirazione.
- Lunghezza di abiti e gonne: vogliamo essere sempre al top? allora scegliamola al ginocchio o longuette. Non c’è gamba giovane, tonica, abbronzata e glabra che tenga: le minigonne meglio lasciarle fuori dal contesto aziendale.
- Pantaloni sono grandi alleati, soprattutto quando hanno un taglio morbido e una forma che valorizza il nostro fisico.
- Jeans: davvero comodi (soprattutto nelle versioni elasticizzate) e se ben abbinati ci garantiscono degli outfit impeccabili. Lasciamo perdere i modelli strappati e concentriamoci sui tagli: larghi o skinny, stretti o a zampa e abbiniamoli come più ci piace a tacco, camicia, blazer, cardigan.
- Accessori: i bijoux sono sinonimo di femminilità e comunicano la nostra individualità. Piace a tutte giocare con orecchini, collane, bracciali, spille, fermagli. Il galateo aziendale del terzo millennio è benevolo nei confronti di questa espressione di sé, basta non esagerare nella quantità. Seguiamo dunque il suggerimento di Coco Chanel e guardiamoci allo specchio ancora una volta prima di uscire: togliendo qualcosa, valorizziamo il resto.
“Avant de sortir, jetez un dernier coup d’oeil dans le miroir et enlevez un accessoir.” (Coco Chanel)
Gli ambienti
- richiudi ciò che hai aperto;
- raccogli ciò che ti è caduto;
- dopo averlo usato, rimetti al suo posto ciò che hai preso.
La corrispondenza
- Destinatari: controlliamo che l’indirizzo del destinatario o dei destinatari sia quello corretto. Un doppio check ci eviterà di inviare informazioni (anche delicate) ai soggetti sbagliati.
- Copia conoscenza: prima di inserire indirizzi in questo campo, chiediamoci se è davvero necessario che queste persone vengano coinvolte, soprattutto quando stiamo scrivendo una mail interna. Facciamo quotidianamente i conti con caselle straripanti di messaggi per i quali nulla o quasi possiamo fare. Inneschiamo per prime un circolo virtuoso di selezione attenta dei destinatari dei nostri messaggi e presto beneficeremo degli effetti positivi di questa ottima pratica.
- Oggetto: è importante descriverlo in modo sintetico ma esaustivo, facendo comprendere fin da subito l’argomento trattato.
- Contenuto: iniziamo la nostra mail con un saluto, più o meno formale a seconda del rapporto che abbiamo con il destinatario. Scriviamo il testo facendo attenzione a grammatica, sintassi, punteggiatura ed evitando le forme abbreviate. Cerchiamo di mantenere la sintesi e strutturiamo la mail in modo che sia facilmente leggibile scrivendo in corsivo, formulando frasi brevi e lasciando una interlinea tra una frase e l’altra.
- Chiusura: oltre ai saluti, è importante comunicare ai destinatari le tempistiche entro cui attendiamo risposta. Subissare il nostro destinatario di telefonate o di mail ulteriori per sapere se, come e quando riuscirà ad evadere la nostra richiesta non è una cosa buona. E’ invece un’ottima espressione di galateo dare indicazioni precise delle nostre esigenze e avere la pazienza che il nostro interlocutore possa leggere la missiva e prendersi il tempo che gli serve per evaderla.
- Risposte: quando siamo noi a dover dare feed-back, cerchiamo di farlo in un tempo ragionevole. A volte capita che a nostra volta siamo in attesa di informazioni e che non possiamo dare risposte precise. In questo caso, il galateo ci invita ad informare i nostri interlocutori che abbiamo il controllo della situazione e che non ci dimenticheremo di loro.
I pranzi e le cene di lavoro
- Ristorante: indagare preventivamente i gusti e le eventuali intolleranze degli invitati, ci permette di scegliere il locale adatto. Soprattutto quando arrivano dall’estero, i nostri ospiti si aspettano di fare una esperienza eno-gastronomica memorabile, da raccontare quando torneranno a casa. Non è necessario scegliere un locale esclusivo: il nostro Bel Paese pullula di eccellenze a buon prezzo. Sarà invece fondamentale che l’ambiente sia ben insonorizzato e farsi assegnare un tavolo in un’area tranquilla del locale.
- Posti a tavola: riserviamo ai nostri ospiti i posti migliori, che garantiscano una buona visione della sala. Assegniamo la posizione degli altri commensali tenendo conto delle variabili che favoriscono la conversazione, come ad esempio le conoscenze linguistiche.
- Menu: facciamo scegliere le portate ai nostri ospiti, rispondiamo alle loro curiosità e cerchiamo di ordinare anche per noi lo stesso numero di portate, in modo da iniziare e terminare il pasto insieme a loro.
- Telefono cellulare: evitiamo di appoggiarlo in bella mostra sul tavolo e teniamolo spento o silenzioso per concentrare tutta l’attenzione verso i nostri ospiti. E anche se loro non dovessero seguire le stesse regole, evitiamo di emularli e manteniamoci fedeli al galateo.
- Argomenti di conversazione: se tra italiani ci si permette di parlare di tutto un po’ arrivando anche a concludere affari, molte culture reputano inopportuno affrontare certi temi finché si è a tavola. Che ci dice il galateo? Privilegiamo l’ascolto. Stiamo alla larga da argomenti complessi come politica, religione, sesso, vita privata. Seguiamo il flusso della conversazione dei nostri ospiti e – se cogliamo delle tensioni – cerchiamo di portarli con naturalezza su nuovi livelli.
- Conto: se ospitiamo, spetta a noi pagare il conto. Dunque, allontanarsi discretamente dal tavolo al momento del caffè e saldare il conto alla cassa è la scelta migliore.
Le relazioni lavorative
- Accoglienza: è la declinazione di tutte le azioni che svolgiamo nel quotidiano, spesso in consapevolmente. Rispondere al telefono accennando un sorriso dà un tono di giovialità e disponibilità alla nostra voce, mette l’interlocutore in uno stato di apertura e benevolenza. Fare accomodare i visitatori, offrire un caffè e preoccuparsi di non farli attendere a lungo è un segno distintivo di rispetto che non passerà inosservato e ci farà ricordare.
- Clima: salutare i colleghi con un buongiorno, chiedere “come stai”, offrire un aiuto in caso di difficoltà, mantenere un tono di voce moderato, esprimere apprezzamento per un lavoro ben svolto, esporre solo critiche costruttive e farlo in modo educato e rispettoso, supportare emotivamente, evitare ogni forma di pettegolezzo. Tutte azioni salutari e propedeutiche alla creazione di sane relazioni.
- Conflitti: inevitabile e fisiologico che in ogni relazione nascano prima o poi dei conflitti, alimentati da atteggiamenti di sfiducia, insofferenza o da comportamenti irritanti. Il galateo delle relazioni invita ad affrontare il conflitto in modo consapevole, partendo da un confronto aperto, a-giudicante e rispettoso delle parti, impegnandosi a risolverlo.
Consulente di imprenditorialità per PMI. Amo condividere le mie esperienze personali e professionali e sono sempre pronta ad imparare. Sogno un mondo socialmente e ambientalmente virtuoso, e mi impegno quotidianamente per dare il mio contributo affinché questo sogno si avveri.