Innamorarsi: durata e significato

Se vi siete mai innamorate, allora sapete bene cosa vuol dire innamorarsi: e conoscete la durata e il significato. Cosa accade innamorandosi? Osserviamolo insieme.

Nonostante sia uno stato molto diffuso, e non facile da esprimere con le parole, non tutte le persone ne fanno esperienza, perchè è un evento che scuote la persona, che la fa vivere in uno stato simile alla dipendenza da droghe, e non tuttə vogliamo lasciarci sconvolgere o non è sempre il momento opportuno.

Il fatto è che provando lo scardinamento del sentirsi innamorate, spesso non si ha la chiarezza necessaria per comprendere se sia un’attrazione sessuale, e quindi scegliere come viverla, o se l’attrazione che si sente può modificarsi e diventare  innamoramento.

Pur essendo l’attrazione fisica una delle componenti principali dell’innamoramento, per definire in questo modo ciò che sentite ci devono essere altre caratteristiche che amplificano e modellano ciò che state vivendo.

Allora, cosa significa innamorarsi?

 

Cosa significa innamorarsi

 

Cosa significa innamorarsi: quante volte te lo sei chiestə, o ne hai parlato con un amicə, cercando di darti una risposta sensata?

Riesco a immaginare che sia accaduto molte volte, così come da quando l’Uomo iniziò a porsi domande, questa fu una delle prime che si pose. E nonostante le numerose ricerche scientifiche o meno, ancora la risposta è abbastanza vaga.

Dall’adolescenza in poi, l’innamoramento è una delle esperienze magiche e dirompenti della vita; ma anche un momento che può diventare un tormento, e un dolore fortissimo, a volte persino insostenibile.

Innamorarsi significa perdere le coordinate che  stavano guidando la vostra vita; all’improvviso, zacchete, tutto ciò che fino a un attimo prima rappresentava una motivazione forte dentro di voi, passa in secondo piano rispetto a quello che state vivendo. E questa sensazione può anche spaventare, è scardinanste.

Sentirsi innamoratə ci trasporta in un universo parallalelo nel quale si vive la vita di ogni giorno, ma allo stesso tempo si è in costante “presenza” con la persona che ha scatenato il pandemonio dentro: si pensa di continuo all’altrə, si soffre per ogni momento lontano, non ci si vorrebbe mai staccare da quell’essere che agli occhi innamorati appare perfetto.

La caratteristica principale infatti dell’innamoramento è l’idealizzazione della persona: non ha un difetto, non pesa nulla, al momento; tanto che quando la si descrive ad altre persone sembra un extraterrestre da tanto è speciale!

Fra l’altro, come vi sarà capitato, innamorarsi è un processo che si fa da sé: quante volte soprattutto da ragazzə, ci si innamora del/la cantante famosə, ora dell’influencer o di un atleta? Non serve la presenza fisica e toccabile dell’altra persona, innamorarsi ha a che fare più con se stessə, nella sua fase iniziale, che non con la persona reale.

L’innamoramento è nella nostra mente: questa è la nota distintiva del sentirsi innamoratə, che si dimentica ogni volta, pensando che sia l’altra  persona il motore del nostro amore. Nella realtà, accade tutto dentro se stessə: non si può amare una persona che non si conosce.

L’innamoramento è un giro sulla giostra dei nostri bisogni, dei nostri desideri, che mettiamo di colpo sull’altrə. Tutto ciò che fa, che dice, diventa un’estasi. Innamorarsi significa vivere ai confini della realtà.

Ed è proprio dentro un film che ci si trova: la moviola che si rivede dentro se stessə dei momenti trascorsi con la persona che focalizza pensieri, giorni, comportamenti. È un film che si crea in base a come si è: non in base a come è l’altrə, tanto è vero che spesso, troppo spesso, dopo qualche tempo, quando la malia delle sensazioni ha lasciato spazio alla concretezza, ci si chiede: ma come caspita ho fatto a innamorarmi di questa persona?

 

Quanto dura?

Rispondere alla domanda precedente significa rispondere alla domanda: quanto dura? Quanto dura l’innamoramento, questo stato estatico della mente che ci fa vivere “tre metri sopra il cielo”?

Ci tengo a sottolineare che ogni persona è a sé, ha i propri tempi e cambia secondo il periodo della vita e dell’età, quindi queste sono solo indicazioni di massima, alle quali non è obbligatorio aderire. Anzi, è auspicabile che non si rientri, in modo da creare il proprio personale stile di innamoramento, che però sarebbe importante che riconosceste, così da poterlo definire, senza girarci tanto intorno o volerlo negare.

Innamorarsi ha una data di scadenza: eh sì, ce l’ha, solo che si dimentica di controllarla e tenerla a mente.

La prima caratteristica della durata dell’innamoramento è inversamente proporzionale all’età: più si è giovani, più breve è il periodo. Come ho ricordato sopra, capita, chi più chi meno, di sentirsi innamoratə di un compagnə di scuola o di altri gruppi quando si è in adolescenza e sta fiorendo la nostra capacità di innamorarsi, di mettersi in relazione con un’altra persona sperimentando questa nuova e sterluccicante capacità.

Quante volte vi siete innamoratə da adolescentə? Non solo di coetaneə, ma anche di adultə che vi affascinavano diventando persone concrete che sorridevano dall’alto dei loro post sul muro. Oppure, avete scoperto l’innamoramento attraverso degli amic di famiglia che frequentavano la vostra casa durante gli anni dell’adolescenza.

Potevano durare una settimana come anche di più, e ogni volta era la persona bella, perfetta, luminosa che vi attraeva come una falena verso la luce.

Col passare degli anni, questa effervescente talento si è scontrato con la realtà; se prima bastava vedere una persona per qualche minuto per sentirvi innamoratə, crescendo non basta, ci uscite qualche volta, fate attenzione a quello che percepite. Si diventa selettivi, anche se spesso non tanto quanto vorreste.

Pur essendo molto più intenso da giovanə, si valuta che possa durare da una settimana a un anno, o tre anni secondo alcune ricerche. Questo non significa che dopo non ci si senta più innamoratə, bensì che la relazione si è trasformata in un sentimento, e il sentirsi innamoratə cambia aspetto e modalità.

Ma, come si fa a capire se si è innamoratə di una persona?

Sintomi dell’innamoramento

Ciò che si vive quando si è innamoratə è personale e unico, ma ci sono alcune caratteristiche che lo rendono universale e condiviso; tanto che le si conoscono anche senza averle vissute, da quanto sono state descritte in ogni modo e in modi simili fra le diverse culture.

Quali sono i sintomi dell’innamoramento?

Utilizzando il termine sintomi, sembra quasi di parlare di una malattia, e spesso l’innamoramento è stato considerato quasi come se lo fosse, e dal quale talvolta è molto complesso “guarire“.

Ma vediamo quali sono i segnali che ci fanno capire di essere innamoratə:

  • il pensiero verso quella persona diventa insistente e persistente: della serie, si pensa e si parla solo di lei/lui/loro;
  • ci si sente su una nuvola, o un tappeto volante, fate voi: sta di fatto che la leggerezza appartiene agli innamoratə, tutto passa in secondo piano;
  • battito cardiaco accelerato, la sensazione di avere le farfalle nello stomaco, alla presenza dell’amatə, e spesso si farfuglia pure;
  • perdita del sonno: si è talmente eccitatə dalla presenza di questa persona, che si vorrebbe averla sempre con sé, anche nel sogno;
  • vivere in una bolla con l’amatə: il mondo esterno scompare all’improvviso, persə nella contemplazione infinita dell’amatə;
  • riduzione dello stress: a causa del punto precedente, ogni cosa è vissuta in modo diverso, ci si sente più forti;
  • ci si sente nella versione migliore di se stessə: il livello di energia è al suo massimo;
  • capacità di progettare: si fanno da subito molti progetti con la persona amata e per il futuro insieme.

Gli studi scientifici hanno sottolineato la similarità dell’innamoramento con gli stati di assunzione di sostanze stupefacenti, dovuta alla presenza nel cervello di alcuni neurotrasmettitori come la dopamina, responsabile del meccanismo del piacere e di alcuni ormoni, quali l‘ossitocina e l’adrenalina. Quindi, l’innamoramento è una questione di chimica del cervelllo?

Che sia una questione di chimica è indubbio, ma se venga prima l’uovo o la gallina questo non si sa.