L’importanza dei colori a tavola
Indice dei contenuti
Sottovaluti l’importanza dei colori a tavola? E’ proprio il caso di dire: “Cinquanta sfumature di…colore”! In cucina i colori sono forti, decisi, inequivocabili! La cromoterapia è ormai da qualche tempo un must nelle cucine di tutto il mondo. Mangiamo colorato: staremo meglio e potenzieremo il nostro umore. Gli psicologi e i nutrizionisti non hanno dubbi.
Esiste persino la terapia dei colori a tavola in base alla quale il giallo favorisce concentrazione, la creatività e la digestione. In effetti è il colore del sole e come tale dovrebbe richiamare il calore e l’energia. L’ideale sarebbe mangiare cibi di colore giallo intenso, più forte, nella prima parte della giornata, poi, assecondando il movimento del sole, si andranno a scegliere cibi dal colore giallo più freddo. E se vuoi raggiungere l’ascolto di te stesso, capire quello che stai cercando, dare un senso ai tuoi obiettivi confusi magia arancione. Incredibile l’importanza dei colori a tavola!
Per quale ragione il cibo è tanto condizionato dal colore? Sostanzialmente le motivazioni dell’importanza del colore a tavola sono due. La prima è che di tutti i sensi la vista è la prima a scattare, prima di olfatto e gusto. La seconda è di natura culturale e legata all’ambito di appartenenza. Così, se per il nostro “popolo” il bianco è simbolo di purezza, un contenitore contenente della candida panna stimolerà sicuramente di più al consumo rispetto ad un budino grigio.
L’importanza dei colori a tavola coinvolge anche le emozioni. A ogni colore potremmo associare uno stato d’animo e di conseguenza anche il desiderio di mangiare o meno un determinato prodotto. Vediamo di seguito che cosa accade nel cervello umano di fronte alla visione di un colore.
Psicologia dei colori a tavola
Lo psicologo svizzero Max Lüscher, nel 1949 crea il test dei colori, grazie al quale per la prima volta la psicologia accede al linguaggio dei colori abbinandolo alla realtà emozionale dell’individuo. Il test dei colori di Lüscher si compone di 7 tavole di colori, contenenti 23 tonalità differenti di colori. Il nostro stato psicofisiologico ne condiziona la scelta. La psicologia ci insegna che i colori che preferiamo variano a seconda del nostro stato d’animo e di come ci sentiamo.
Così il blu trasmette calma, armonia, rilassamento. E’ un colore che si abbina ai momenti di tranquillità e meditazione, alle scelte da compiere riflettendoci sopra un po’. Il rosso è eccitante, un’iniezione di adrenalina, la vivacità. Il verde è perseveranza, equilibrio psicologico, autostima. Il giallo è calore, luminosità, libertà.
I colori quindi consentono di esternare le emozioni rendendo visibile e comprensibile anche ciò che non è conscio. L’inconscio appunto. Attraverso la selezione di tonalità basate su costrutti psicologici e di strategie rigorose e verificabili per la lettura delle scelte cromatiche, ha creato strumento di diagnosi psicologica. Grazie a questo test capiamo anche che se una persona sta vivendo il bisogno primario di alimentarsi, il suo stato d’animo la porterà a prediligere alcuni colori evitandone altri. La scelta del colore giusto a tavola diventa dunque fondamentale per
- la presentazione del piatto
- la presentazione dei prodotti
- far compiere la scelta di consumo
- appagare le necessità del momento
- suscitare emozioni coerenti
- rispondere alla aspettative
I colori a tavola hanno, dunque, una notevole importanza. Non solo per quanto concerne il cibo. Il colore della tovaglia, dei piatti, in generale le scelte cromatiche in una cucina o in un locale possono invogliare o meno la persona e spingerla al consumo.
I colori del cibo: cosa significa
Il visual contet marketing è di ispirazione. I fratelli Fehrman hanno dimostrato, nel loro libro Color: The Secret Influence, quanto il colore influenzi le vendite dei prodotti e coniato il termine Weasel Colors, per indicare quei colori che, pare in maniera subliminale, ci inducono a fare delle scelte scelte.
- Rosso, Giallo, Arancione sono perfetti al ristorante perché agiscono sul sistema nervoso stimolando l’appetito. Fanno venir voglia di mangiare. Dunque tutti i prodotti che , o per loro natura, o con un adeguato packaging, sono di questo colore, sono perfetti da mettere a tavola.
- La sete è sollecitata abbinando due sensazioni, secco e liquido: Rosso/Giallo e Verde/Blu.
- Cibi di prestigio e raffinati richiedono colori particolari: Viola, Oro, Rosso Vinaccio.
D’altra parte gli alimenti si raccontano attraverso i colori:
- Blu/Viola: ci vengono subito in mente i chicchi d’uva. Gli antociani! Sono presenti in ogni fiore o frutto blu. Hanno il compito di preservare la pianta dai raggi ultravioletti, e un valido alleato per il cuore.
- Bianco: oltre ad esprimere purezza, e per questo ad invogliare chiunque abbia voglia di qualcosa di naturale e sano, molti alimenti bianchi contengono nutrienti come il beta-glucani, EGCG, SDG, e lignani che attivano il sistema immunitario.
- Verde: molte verdure sono “verdi” e assumono il loro colore grazie alle vitamine, soprattutto B, acido folico, fibre e minerali.
- Arancione/Giallo: ottimi antiossidanti, sono i carotenoidi a dare a carote, patate, pesche il loro aspetto colorato.
- Rosso: un altro antiossidante, il licopene, ci regala questo bel colore. All’opposto dei cibi verdi che durante la cottura schiariscono, i cibi rossi tendono a scurire
Come i colori condizionano il nostro comportamento a tavola
Forse non sai che i colori possono influenzare le sensazioni di fame e sazietà, oltre che l’umore. Nel libro “Il mago dei colori”, Lobel Arnold racconta come la percezione dei colori in tutte le azioni umane sia fortemente condizionante. Anche quando si mangia.
Nella sua fiaba descrive un mago che, annoiato di vivere in un mondo tutto grigio, inventa i colori. il primo colore che inventa è il blu, e colora ogni cosa. Ma gli abitanti del villaggio diventano tutti tristi e malinconici. Così, per tirarli su di morale, crea un nuovo colore, il giallo, ma qualcosa non funziona: è troppo forte, troppo luminoso, quasi non riescono più a vedere. Il mago, inventa allora il rosso. Altro flop: il rosso innervosisce gli abitanti del villaggio e innesca una serie di liti a catena. Il mago è triste. Non capisce che cosa fare. Rovescia e mescola tutti i colori. E avviene la magia: grazie a questa armonia di più colori ritornano equilibrio e pace e sparisce la noia del grigio. La stessa cosa avviene a tavola: è molto importante mangiare “a colori”.
Nessun prodotto trovato.
E’ scientificamente provato che il nostro cervello associ sensazioni positive o negative al colore dei cibi che ha di fronte. Un’associazione che avviene anche in considerazione delle sensazioni gradevoli o sgradevoli del passato. Il colore è prima di tutto un segnale per decidere se assaggiare o meno. L’importanza dei colori a tavola può essere un fatto di sopravvivenza! Sempre più nutrizionisti consigliano di variare non solo lil tipo di cibo, ma di considerare anche i colori. Il Ministero della Salute ha persino lanciato la campagna “Mangia a colori”, per sensibilizzare bambini e adulti sull’importanza di adottare uno stile alimentare corretto adottando la regola delle cinque porzioni di frutta e verdura al giorno possibilmente in cinque colori diversi: rosso, bianco, verde, giallo e blu o viola.
Questo articolo fa parte di “Bloginrete” de LeROSA, progetto di SeoSpirito Società Benefit srl, in collaborazione con &Love srl e Scoprirecosebelle, che ha come obiettivo primario ascoltare le donne, collaborare con tutti coloro che voglio rendere concrete le molteplici iniziative proposte e sorridere dei risultati ottenuti. È un progetto PER le donne, ma non precluso agli uomini, è aperto a chiunque voglia contribuire al benessere femminile e alla valorizzazione del territorio, in cui vivere meglio sotto tutti i punti di vista.